Ieri il Consiglio di Amministrazione (CdA) di Tod’s ha diffuso un comunicato ufficiale in cui si afferma di aver “appurato il venir meno del requisito di indipendenza in capo a Chiara Ferragni, la quale non è membro di alcun comitato endoconsiliare”.
Questo significa che Ferragni non fa più parte del CdA della società perchè non sarebbe più ritenibile un membro indipendente dello stesso CdA.
Un atto voluto da Tod’s o dalla Ferragni?
Tuttavia nel medesimo comunicato si legge anche che il CdA “ha preso atto della dichiarazione resa dal consigliere Chiara Ferragni in ordine al venire meno, in capo alla stessa, dei requisiti per poter essere qualificata indipendente”.
In altre parole non è stato il Consiglio di Amministrazione di Tod’s ad espellere Chiara Ferragni, ma è stata di fatto lei a dimettersi rivelando di non avere più i requisiti necessari per farne parte.
Ferragni ha anche dichiarato la causa di tale perdita di indipendenza, ovvero una “prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore della Società”. Il fatto è che il CdA non ha potuto aprioristicamente escludere che in futuro si potranno presentare altre opportunità di collaborazione simili, giungendo quindi all’inevitabile conclusione che Ferragni non è più considerabile un membro indipendente dello stesso CdA di Tod’s.
Chiara Ferragni era entrata nel Consiglio di Amministrazione di Tod’s lo scorso anno, ad aprile, generando un balzo in borsa del 14% del titolo del gruppo. Invece la notizia del suo abbandono del CdA non sembra aver avuto particolare impatto sul prezzo del titolo, anche perchè in realtà il titolo è in attesa del delisting.
Ad aprile 2021, quando venne annunciata la notizia dell’ingresso di Ferragni nel CdA, il prezzo delle azioni Tod’s salì di colpo da 35€ a 40€, ed il prezzo attuale in attesa del delisting è proprio di 40€. Non stupisce pertanto che la notizia del suo abbandono non abbia avuto impatto alcuno.
Da notare che a luglio il prezzo era sceso anche sotto i 30€, risalito sopra i 34€ poco prima dell’annuncio del delisting. Dopo tale annuncio, ad inizio agosto, il prezzo è di nuovo balzato a 40€ e da allora lì è rimasto.
L’effetto Ferragni non colpisce solo Tod’s
Oltretutto tale abbandono del CdA da parte di Ferragni è dovuto ad un incremento della collaborazione tra l’influencer e la società a livello di comunicazione e propaganda, quindi non si tratta di un vero e proprio abbandono totale, ma di una trasformazione della loro collaborazione.
Tra l’altro anche ad altri titoli italiani è accaduto di vedere balzare le proprie quotazioni in borsa dopo aver annunciato un qualche tipo di partnership con Ferragni, anche negli ultimi mesi. D’altronde le aziende dell’influencer non sono quotate, quindi è più che logico che chi voglia scommettere in borsa su di lei lo faccia sui titoli delle aziende quotate con cui collabora.
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