Giovedì Facebook Inc (NASDAQ:FB) ha dichiarato che alcuni “problemi tecnici” con il suo sistema hanno causato “problemi imprevisti” che hanno colpito le campagne presidenziali di Repubblicani e Democratici.
Cosa è successo: la società guidata da Mark Zuckerberg ha fatto sapere in una dichiarazione che alcuni difetti tecnici nei suoi sistemi hanno causato la sospensione impropria di una serie di annunci pubblicitari di un’ampia gamma di inserzionisti.
Il difetto è stato correlato alla capacità del sistema di rilevare se un annuncio fosse stato registrato correttamente in una libreria ricercabile, come affermato dal colosso social.
Secondo quanto dichiarato da Facebook, le sue indagini hanno rivelato che alcuni annunci pubblicitari sono stati sospesi perché gli inserzionisti avevano apportato modifiche al targeting poco prima della data di scadenza comunicata dalla società, creando dunque nuovi annunci che dovevano essere a loro volta approvati e consegnati prima della scadenza.
Facebook ha chiarito che nessuna pubblicità è stata “messa in pausa o rifiutata da una persona, o a causa di qualsiasi considerazione di parte”.
Perché è importante: il mese scorso Facebook aveva affermato che non avrebbe accettato nuovi annunci politici nella settimana prima delle elezioni, dichiarando all’epoca che stava dando “tutto il tempo” per impostare correttamente le campagne pubblicitarie.
Lo staff della campagna elettorale del candidato Democratico Joe Biden ha affermato che il problema tecnico di Facebook ha colpito gli annunci che erano stati approvati per la pubblicazione, e che sono costati al candidato mezzo milione di dollari in donazioni programmate, secondo Politico.
Il direttore digitale di Biden, Rob Flaherty, ha chiesto al colosso social di “prendere dei provvedimenti oggi per correggere e per spiegare in maniera chiara la profondità di questo fiasco”.
“È assolutamente chiaro che Facebook si è rivelata totalmente impreparata a gestire queste elezioni, nonostante abbia avuto quattro anni per prepararsi”, ha detto Flaherty.
Tim Lim, un consulente di pubblicità politica per i Democratici, ha detto ad Adweek che i problemi si sono verificati nel “momento più cruciale prima delle elezioni”, aggiungendo che “è un vero disservizio per gli elettori ed è un vero disservizio per la democrazia”.
I media buyer, gli operatori politici e gli staff delle campagne hanno lavorato tutto il giorno per battere la scadenza data da Facebook, e poi il sistema sostanzialmente si è rotto. “Tutto quel lavoro è stato inutile”, mi ha detto @TimLimDC.
– Scott Nover (@ScottNover) 27 ottobre 2020
Nel frattempo lo staff della campagna elettorale di Trump ha inviato annunci Facebook, visti da quasi 200.000 elettori, in Florida, Arizona e Georgia, nei quali veniva erroneamente affermato che era il giorno delle elezioni e che esortavano le persone a uscire e votare, come riferito dal Financial Times.
Non è chiaro se l’invio dell’annuncio una settimana prima sia stato causato da un problema tecnico oppure se la campagna di Trump abbia effettivamente avuto l’intenzione di pubblicizzarlo quel giorno, ha osservato il FT.
Movimento dei prezzi: giovedì le azioni Facebook hanno chiuso in aumento di quasi il 4,9%, a 280,83 dollari e nell’after-market hanno poi perso il 2,65%.