Nella tarda giornata di mercoledì, al momento della pubblicazione, Bitcoin (BTC) si è mosso al di sopra del cruciale livello psicologico dei 14.000 dollari, guadagnando oltre il 3,5% nelle ultime 24 ore; l’impennata viene registrata in un contesto di incertezza sul vincitore delle elezioni presidenziali USA.
Cosa è successo: al momento della pubblicazione, la criptovaluta ha guadagnato il 6,6% in un periodo di 7 giorni.
Anche altre altcoin sono state scambiate sostanzialmente in territorio positivo, con Ethereum (ETH) che ha guadagnato il 6%, Chainlink (LINK) in aumento del 3,16% e Litecoin (LTC) che registra +3,6% (sempre al momento della pubblicazione).
A seguire la tendenza sono stati XRP, in rialzo dello 0,62%, e Bitcoin Cash (BCH), che segna +0,63% al momento della stampa.
L’unica eccezione è stata rappresentata da Monero (XMR), con un calo del 3,34% nelle 24 ore.
Il movimento rialzista su Bitcoin è simile a quello osservato durante le settimane precedenti alle elezioni presidenziali USA del 2016, quando la criptovaluta più importante era salita dal livello dei 600 dollari fino a 740 dollari, un guadagno di oltre il 20%. Dall’inizio di ottobre al momento della pubblicazione, Bitcoin ha avuto un rally di oltre il 30%.
Perché è importante: sebbene non sia stata registrata molta volatilità durante le elezioni del 2016 e del 2020, dopo la dichiarazione dei risultati elettorali potrebbero verificarsi grandi movimenti in Bitcoin, come osserva Cointelegraph.
Nel ciclo elettorale precedente, il prezzo del Bitcoin era balzato del 3% alla notizia che il presidente Donald Trump aveva vinto la competizione per la Casa Bianca, secondo Fortune.
Secondo quanto riferito, l’aumento era dovuto al fatto che gli investitori erano in cerca di beni rifugio, al di fuori di azioni e obbligazioni, e in quel momento era aumentato anche il prezzo dell’oro.
Ciononostante, alcuni non sono convinti di un collegamento diretto fra le elezioni e il movimento al rialzo di Bitcoin.
“Sebbene tutti gli occhi siano puntati sulle elezioni, è troppo presto per attribuire loro i guadagni di bitcoin in termini di impatto della politica macroeconomica di entrambi i candidati”, ha dichiarato a CoinDesk Jason Lau, direttore operativo della piattaforma di scambio criptovalute OkCoin.
John Kramer, trader presso la società di market-making in criptovalute GSR, ha dichiarato: “l’asset ha fatto un buon lavoro seguendo il proprio percorso per tutto l’anno, sovraperformando di gran lunga le azioni”.
I rendimenti da inizio anno di Bitcoin hanno infatti superato il 98%, mentre quelli dell’S&P500 sono stati relativamente scarsi, al 6,5%.
Movimento dei prezzi: al momento della pubblicazione, Bitcoin ha avuto un rialzo del 3,5%, a 14.261,01 dollari, Ethereum ha registrato un +6%, a 405,02 dollari, XRP ha osservato un aumento dello 0,62%, a 0,24 dollari. Bitcoin Cash, Chainlink e Litecoin hanno avuto rialzi rispettivamente dello 0,63%, 3,24% e 3,6%, a 243,97 dollari, 10,58 dollari e 55,27 dollari.