Mercoledì, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti voterà su una legge che potrebbe condurre al delisting dei titoli cinesi quotati negli Stati Uniti qualora non rispettassero le normative di revisione contabile, secondo quanto riporta il Wall Street Journal; è richiesta una maggioranza di due terzi affinché la proposta venga convertita in legge.
Cosa è successo: il voto sarà di fondamentale importanza per società quali Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA), JD.Com Inc (NASDAQ:JD) e Pinduoduo Inc (NASDAQ:PDD) dal momento che l’eventuale approvazione della nuova legge darà alle società cinesi e ai suoi revisori tre anni di tempo per adeguarsi ai requisiti di ispezione.
La legge ha il sostegno bipartisan ed è stata approvata all’unanimità dal Senato nel mese di maggio; secondo il WSJ, se la Camera approverà il provvedimento, quest’ultimo potrebbe essere firmato dal presidente uscente Donald Trump.
Questa misura è più penalizzante della proposta avanzata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) in esame, che richiede il rispetto delle norme di revisione contabile per la quotazione continua ma che consente ai titoli delle società di scambiare in Borsa sui mercati over the counter (OTC).
Perché è importante: i funzionari cinesi hanno criticato il disegno di legge, e si aspettano modi migliori per risolvere le divergenze con Washington in materia di revisione contabile; i funzionari hanno affermato che il delisting delle società cinesi danneggerebbe i mercati dei capitali, ha osservato il Journal.
La Cina si oppone alla supervisione straniera delle sue compagnie, includendo leggi che impediscono alle aziende di cooperare con indagini giudiziarie o normative svolte all’estero.
“Continuare a tempo indefinito a ignorare il fatto che un Paese non rispetti le stesse norme ispettive del resto del mondo non è una situazione tollerabile”, ha affermato Dan Goelzer, ex consigliere generale della SEC ed ex membro del Public Company Accounting Oversight Board (PCAOB); venerdì, attraverso una dichiarazione scritta, il presidente della SEC Jay Clayton ha fornito sostegno all’azione legislativa.
Dal 2014, più di 170 società con sede in Cina o Hong Kong hanno realizzato offerte pubbliche iniziali negli Stati Uniti, raccogliendo circa 58,7 miliardi di dollari.