Con oltre 75 paesi presenti negli indici obbligazionari emergenti, molti mercati rimangono al di sotto della soglia della turbolenza globale offrendo un rendimento interessante e spread di credito favorevoli
Il primo semestre 2025 è stato caratterizzato da numerose sorprese economiche e geopolitiche, tra cui i dazi imposti dall’amministrazione Trump e altre tensioni e cambiamenti politici negli Stati Uniti e nel mondo. Nonostante il forte clima di incertezza e volatilità le economie dei mercati emergenti hanno mostrato una significativa capacità di adattamento e resilienza. Ne ha beneficiato anche il mercato dei titoli dei paesi in via di sviluppo che ha registrato performance positive.
SPREAD DI CREDITO EMERGING MARKETS IN RECUPERO
Il grafico sotto mostra proprio la capacità di adattamento descritta. “Dopo l’annuncio dei dazi da parte di Trump il 2 aprile (“Liberation Day”) le preoccupazioni hanno fatto impennare gli spread di credito emerging markets di oltre 80 punti base (+0,80%), per poi scendere a un minimo record per il 2025 a luglio, con i rendimenti delle valute locali emergenti che sono diminuiti di circa 40 punti base, toccando il livello più basso delle ultime 52 settimane” fa sapere Peter Marber – Chief Investment Officer presso Global Evolution (parte di Generali Investments)…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.