L’annuncio del nuovo browser di OpenAI è solo una sfida a Google, o un paradigma che riscriverà il nostro modo di vivere internet?
Ci sono termini, nello slang solitamente accostato ai giovani, che per quella fascia di popolazione che li usa regolarmente rientrano ormai nel parlato comune. Sono espressioni, parole e modi di dire che più del loro significato effettivo, hanno un valore più profondo e segnano un senso di appartenenza e di legame su cui qualche sociologo potrebbe scrivere più di un trattato. Autori come Freud o Durkheim direbbero che sono dei ‘totem’, simboli con cui ci si riconosce all’interno di un gruppo. Certo, ora bisogna andare a spiegare a questi due che il loro concetto è stato usato per includere termini come ‘bella lì’ o ‘meme’, ma questa è un’altra storia.
Tra queste forme di linguaggio ‘easy’ (per restare in tema) ce n’è una che è nata sul web e parla proprio del web. Per riferirsi a ciò che spopola online, non si usa più un generico ‘internet’, ma si mette l’articolo: elle-apostrofo-internet. È una forma amichevole, un modo per riferirsi a uno spazio in cui passiamo molto del nostro tempo, dove scopriamo e condividiamo contenuti, e con cui abbiamo familiarità. L’internet però sta riscrivendo sé stesso, e nel Sunday View di questa settimana andiamo a provargli la febbre.
Pronti? Let’s go.
FARMACO
Come sta l’internet? Di solito, per rispondere a certe domande, il mondo intero utilizza come termometro la situazione negli Stati Uniti; solo che la colonnina di mercurio da quelle parti si è alzata davvero parecchio…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.