Mentre il 2021 volge al termine, investitori e analisti stanno già spostando la loro attenzione all’anno prossimo. Quello che sta per terminare è stato il terzo anno consecutivo con un rendimento di almeno il 16% per l’S&P 500, il che porta gli investitori a chiedersi quanto rialzo possono aspettarsi ancora dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) nel 2022.
L’obiettivo di riferimento
Ryan Detrick, Chief Market Strategist di LPL Financial, ha recentemente affermato di essere ottimista sulla possibilità che nel 2022 l’indice S&P 500 possa raggiungere il livello dei 5.000 punti.
“Riteniamo che alla fine del 2022 l’S&P 500 possa avere un fair value compreso fra 5.000 e 5.100, sulla base della stima di un EPS di 235 dollari per il 2023 e di un indice P/E compreso fra 21 e 21,5”, ha dichiarato Detrick nel report di LPL sulle previsioni per il 2022.
Detrick ha affermato che l’eventuale raggiungimento e superamento di tale fascia di prezzo obiettivo il prossimo anno dipenderà in gran parte dagli utili aziendali; se i tassi di interesse rimarranno bassi più a lungo di quanto previsto dal mercato, un’economia forte e un sentiment positivo degli investitori potrebbero supportare un ulteriore rialzo degli utili e persino un’ulteriore espansione dei multipli degli utili, ha spiegato Detrick. Tuttavia, secondo l’analista, qualora l’anno prossimo l’inflazione, la crescita dei salari e l’aumento dei tassi di interesse dovessero mettere pressione ai margini aziendali, allora potrebbe essere difficile vedere una crescita degli utili dell’S&P 500 nel 2022.
Affinché l’S&P 500 raggiunga i 5.000 punti, gli basterà guadagnare appena il 6,2% circa dai livelli attuali, un rendimento annuo relativamente modesto per l’indice dal punto di vista storico.
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Opportunità in vista
Louis Navellier, il CIO di Navellier, nelle sue Daily Market Notes ha recentemente dichiarato che gli investitori dovrebbero continuare a vedere delle opportunità sul mercato nel 2022, ma che la selezione dei titoli potrebbe diventare un fattore più importante.
“Sebbene nel 2022 i confronti fra gli utili su base annua diventeranno più difficili, un mercato più ristretto è una buona notizia per i titoli growth e per i titoli con crescita dei dividendi ed è una cattiva notizia per il gruppo dei “fondi indicizzati”, poiché i titoli growth e i titoli con crescita dei dividendi hanno tradizionalmente prosperato in un contesto di mercato azionario ristretto e più selettivo come questo”, ha dichiarato Navellier.
Inoltre, l’analista ha osservato che nelle elezioni di medio termine del 2022 i Democratici probabilmente perderanno il controllo sia della Camera dei Rappresentanti che del Senato, e Wall Street ha storicamente prediletto un governo diviso.
I risultati del sondaggio di DataTrek Research
Il sondaggio annuale sugli investitori di DataTrek Research suggerisce che nel 2022 gli investitori otterranno un rendimento modestamente positivo dall’S&P 500: l’81% degli investitori intervistati prevede infatti che il rendimento dell’S&P 500 nel 2022 sarà compreso fra lo 0 e il 15% annuo, con il 42% degli intervistati che prevede un rendimento compreso fra il 5 e il 10%.
“Non c’è da stupirsi che dicembre si stia rivelando difficile, perché se un investitore pensa che i guadagni del prossimo anno saranno limitati, vendere prima di un anno così così è una solida strategia”, ha dichiarato Nicholas Colas, il co-fondatore di DataTrek.
Colas ha recentemente sottolineato che il target price complessivo a 12 mesi per l’S&P 500 basato sui prezzi obiettivo dei titoli individuali forniti dagli analisti è di 5.225 punti.
Il punto di vista di Benzinga
È estremamente difficile prevedere cosa farà il mercato azionario in un dato anno, ma i precedenti a lungo termine dell’S&P 500 sono stati notevolmente coerenti nel corso della storia: dal 1925, i rendimenti annuali su periodi mobili di 35 anni per l’S&P 500 sono sempre rimasti fra l’8% e il 15% circa.