Un numero crescente di investitori ora preferisce investire in criptovalute come Bitcoin (CRYPTO:BTC) rispetto alle azioni, secondo quanto mostrato da un nuovo sondaggio di CivicScience.
Cosa è successo
Il sondaggio di CivicScience ha mostrato che sebbene il 76% degli intervistati abbia affermato di essere maggiormente propenso a investire in azioni tradizionali, il 24% ha preferito investire in criptovalute come Bitcoin, Ethereum (CRYPTO:ETH) e Dogecoin (CRYPTO:DOGE).
La percentuale di investitori che preferiscono investire in criptovalute rispetto alle azioni è salita dal 10% registrato a giugno di quest’anno al 24% di novembre, mentre nello stesso periodo coloro che preferiscono investire in azioni sono scesi dal 90% al 76%.
Il 44% dei 1.988 intervistati che hanno venduto le proprie azioni per acquistare criptovalute ha affermato di aver venduto meno del 10% dei propri portafogli azionari per effettuare gli acquisti.
I dati hanno mostrato che oltre un quinto degli investitori ha venduto più della metà dei propri asset azionari per acquistare criptovalute, che secondo CivicScience è un “numero sorprendentemente significativo”.
CivicScience ha dichiarato che i risultati del sondaggio sono stati ponderati in base ai dati del censimento degli Stati Uniti; ci sono stati fra 1.000 e 40.600 partecipanti al sondaggio.
Perché è importante
I risultati del sondaggio indicano il profilo in ascesa e la costante accettazione da part edel pubblico mainstream per le criptovalute; allo stesso modo un numero sempre crescente di aziende ora accetta monete digitali per effettuare pagamenti.
A settembre El Salvador è diventato il primo Paese al mondo ad adottare Bitcoin come valuta avente corso legale.
In base a un report di settembre che cita un nuovo sondaggio della società di ricerca e analisi dei dati YouGov, più di un residente su quattro negli Stati Uniti sosterrebbe il governo qualora decidesse di rendere Bitcoin una forma legale di valuta.
Nel frattempo, le preoccupazioni per il possibile impatto della variante Omicron del coronavirus sull’economia globale e i crescenti timori di inflazione hanno recentemente avuto un impatto sui mercati azionari statunitensi.
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