Sabato, l’OPEC e i suoi alleati hanno concordato l’estensione dei tagli alla produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno fino a luglio.
Cosa È Successo
I Paesi dell’OPEC+ avevano già concordato di effettuare quelli che sono stati i tagli più alti mai registrati nella storia per i mesi di maggio e di giugno, dato che lo scoppio della pandemia di Coronavirus aveva portato a un arresto della domanda globale di petrolio.
In una dichiarazione, l’OPEC ha affermato che i tagli, insieme all’allentamento in tutto il mondo delle procedure di isolamento legate al COVID-19, “hanno aiutato a raccogliere segnali indicativi di una ripresa nell’economia globale e nel mercato petrolifero”. Ciononostante, l’Organizzazione prevede che la domanda globale di petrolio “si contrarrà di circa 9 milioni di barili al giorno ancora per tutto il 2020”.
Secondo le indicazioni dell’ultimo vertice, tenutosi ad aprile, i tagli alla produzione dovevano essere di 7,7 milioni di barili al giorno per sei mesi a partire da luglio.
L’Arabia Saudita, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti avevano già effettuato tagli volontari di 1,18 milioni di barili al giorno, ma non hanno intenzione di estenderli oltre giugno, secondo un rapporto di Reuters della scorsa settimana.
I prezzi del petrolio erano precipitati a marzo e all’inizio di aprile, quando la crisi del Coronavirus aveva smorzato la domanda, e l’Arabia Saudita e la Russia erano rimaste coinvolte in una guerra dei prezzi poiché non erano riuscite a raggiungere un accordo sui tagli alla produzione.
Movimento Dei Prezzi
Al momento della pubblicazione, i future sul Brent per agosto erano in aumento di quasi lo 0,5%, a 42,50 dollari. I future sul WTI per luglio invece sono rimasti sostanzialmente invariati, a quota 39,57 dollari.