Le azioni di Tesla, Inc. (NASDAQ:TSLA) sono scese di oltre l’8% nella settimana conclusasi il 26 luglio, interrompendo una tendenza al rialzo che si era sviluppata dopo la pubblicazione del report sulle consegne trimestrali dell’azienda all’inizio di luglio. Un gestore di fondi, che ha ridotto in modo sostanziale la sua partecipazione in Tesla, ha approfondito i motivi che lo hanno spinto ad aumentare la sua posizione in un post di domenica.
Cosa è successo
The Future Fund LLC, gestito da Gary Black, ha ridotto la sua posizione su Tesla da oltre il 5% di inizio marzo all’attuale 3,55%. Tesla è diventata il quinto maggior investimento nell’ETF principale del fondo, il Future Fund Active ETF (NYSE:FFND), con 307.280 dollari di azioni del produttore di veicoli elettrici.
Uno dei follower di Black ha commentato su X, ex Twitter, che la quota del 3,6% è “un po’ bassa” e gli ha chiesto cosa spingerà la società ad aumentare le sue partecipazioni.
Il gestore del fondo ha indicato i seguenti punti di forza:
- Un percorso per stabilizzare e infine aumentare i margini lordi del settore automobilistico
- Prove che confermano che la crescita dei volumi di Tesla può tornare al 25%+, in quanto l’azienda lancia veicoli elettrici da meno di 30.000 dollari per espandere il suo mercato complessivo
- I dati che dimostrano che la tecnologia di guida autonoma può migliorare dall’attuale 95%-96% di efficacia al 99,99% sosterrebbero un aumento dell’obiettivo di prezzo di Tesla a 270 dollari
Perché è importante
Dopo un report trimestrale contrastante e una comunicazione degli utili non proprio positiva, il titolo potrebbe essere nuovamente bloccato in una fase di range-bound vicino alla soglia dei 200 dollari, a meno che non si verifichino catalizzatori esterni significativi che possano spingerlo al rialzo. L’evento di presentazione dei robotaxi del 10 ottobre e gli annunci durante l’evento potrebbero essere in grado di movimentare il titolo. Il titolo potrebbe prendere slancio nel periodo che precede l’evento, a seconda del flusso di notizie.
I detrattori, tuttavia, mettono in dubbio la valutazione dopo che il report sugli utili del secondo trimestre ha mostrato che gran parte del profitto operativo deriva da crediti normativi, che sono di natura una tantum. Anche la guidance che prevede un calo significativo dei volumi nel 2024 non è piaciuta agli investitori e agli analisti.
Un potenziale cambio di guardia alla Casa Bianca è un altro rischio incombente, vista la posizione anti-EV del candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump.
Tesla ha chiuso la sessione di venerdì in calo dello 0,20% a 219,80 dollari, secondo i dati di Benzinga Pro, e il titolo è sceso dell’11,54% quest’anno.
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