In vista della riunione Bce di oggi, Capital Group segnala tre rischi principali che potrebbero rendere più difficile un atterraggio morbido: un’interruzione delle forniture di gas dalla Russia, un’inflazione persistente e ampi spread del debito periferico
Lottare per contenere i livelli storicamente elevati di inflazione senza innescare una profonda recessione. È quello che sta cercando di fare anche la BCE sulla scia di quanto intrapreso dalla Federal Reserve statunitense e dalla Banca d’Inghilterra, segnalando l’intenzione di aumentare i tassi di interesse nelle riunioni di luglio e settembre e confermando la fine del programma di acquisto di asset.
UNA POLITICA MONETARIA PIÙ RESTRITTIVA
“Con i tassi reali eccezionalmente bassi e i rischi di inflazione in aumento, la BCE continuerà a perseguire una politica monetaria più restrittiva fino a quando non ci saranno prove definitive di una chiara tendenza al ribasso dell’indice dei prezzi al consumo” fa sapere Robert Lind, economista di Capital Group. Il manager vede all’orizzonte tre rischi principali che potrebbero rendere più difficile un atterraggio morbido: un’interruzione delle forniture di gas dalla Russia, un’inflazione persistente e diffusa, l’aumento degli spread obbligazionari (differenza dei rendimenti) tra gli Stati membri dell’Unione Europea…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.