Marouane Bouchriha, Senior Fund Manager, Thematic Global Equity e Vincent Meuleman, Senior Portfolio Manager di Candriam, vedono nella crisi l’acceleratore della transizione, occasione storica per gli investitori
Mancano ancora anni alla completa transizione energetica delle economie e non ci si può aspettare che il consumo di combustibili fossili diminuisca solo riducendo gli investimenti, come sta facendo l’Europa. L’attuale crisi è dovuta a una confluenza di eventi rari, come la guerra in Ucraina, mentre con l’accelerazione della domanda sono entrati in gioco anche la produzione idroelettrica e di carbone, mettendo in luce vulnerabilità geopolitiche e di supply-chain. Questo contesto costituisce un monito per la potenziale, futura volatilità del mercato energetico, che può essere innescata da rapidi movimenti sui versanti della domanda e dell’offerta globale di energia.
EUROPA PIÙ DIPENDENTE DAL FOSSILE
Candriam, in un commento di Marouane Bouchriha, Senior Fund Manager, Thematic Global Equity e Vincent Meuleman, Senior Portfolio Manager, aggiunge che non va dimenticato che il clima diventerà sempre più variabile, tanto più con una transizione energetica sempre più disordinata, che avrà inevitabilmente un impatto sulle forniture. I Paesi Ue non hanno alcuna influenza sul prezzo dell’import e sono strutturalmente sempre più dipendenti dai combustibili fossili, mentre l’Asia si trova in una posizione leggermente “migliore” grazie al carbone, anche se resta fortemente dipendente da petrolio e gas…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.