Secondo Alexis Bienvenu de La Financière de l’Échiquier, oggi il blocco dello SCO si propone come un’alternativa solidale e cooperativa agli Stati Uniti. E i capitali globali iniziano a premiare Pechino
La Cina, a capo di un blocco di Paesi anti occidente, mette in pericolo il predominio statunitense. Il recente vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) ha segnato un punto di svolta nei rapporti geopolitici e geoeconomici internazionali. Una sfida esplicita al dollaro, all’egemonia americana e a un sistema multilaterale che, sempre più, non riflette più i reali equilibri mondiali.
GLI USA E LE POLITICHE CHE COALIZZANO I NEMICI
Come osserva Alexis Bienvenu, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, “l’ascesa della Cina sta minacciando lo status di prima potenza mondiale degli Stati Uniti”. E questo proprio mentre alla Casa Bianca siede un presidente eletto sulla promessa di “Make America Great Again”. Ma paradossalmente sono proprio le politiche americane a favorire il declino della propria influenza. “Piuttosto che sforzarsi di mantenere la sua influenza mondiale consolidando la dipendenza degli altri Paesi nei suoi confronti e riaffermando l’antico ordine che gli era favorevole – spiega Bienvenu – Washington si sta oggi adoperando perché il resto del mondo gli si metta contro, tanto gli alleati storici quanto i concorrenti tradizionali”. Larry Summers, ex segretario al Tesoro americano ha riassunto la situazione così: “In politica estera la massima classica consiste nel riunire gli amici e dividere i nemici. Ora, abbiamo intrapreso politiche che sono riuscite a coalizzare i nostri nemici e a dividere i nostri amici”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.