Le famiglie italiane si preparano a un aumento importante dell’Assegno Unico Universale a partire dal gennaio 2026. L’importo subirà un adeguamento automatico dell’1,7%, in linea con l’inflazione stimata per il 2025, per preservare il potere d’acquisto durante una fase di relativa stabilizzazione dei prezzi.
Cosa è successo
L’adeguamento del 2026 riguarda sia gli importi dell’assegno sia le soglie ISEE di riferimento per accedere ai diversi livelli di beneficio. Le famiglie con un ISEE fino a 17.520,19 euro vedranno l’assegno aumentare da 201 a circa 204,22 euro al mese per figlio, mentre per le fasce di reddito più elevate l’importo minimo salirà da 59 euro a 60,15 euro.
Oltre a questo, saranno incrementate anche le maggiorazioni per i figli con disabilità, con valori aggiornati a 122,53 euro per la non autosufficienza, 110,85 euro per la disabilità grave, e 99,26 euro per la disabilità media. Inoltre, un contributo speciale sarà destinato alle madri under 21 con 23,37 euro per figlio, e a quei nuclei familiari in cui entrambi i genitori sono lavoratori, con una maggiorazione fino a 34,95 euro.
Perché è importante
L’adeguamento automatico dell’assegno unico rappresenta una misura cruciale per evitare che il rincaro dei prezzi eroda il valore reale del sostegno economico fornito alle famiglie. Anche se l’incremento al 1,7% è più contenuto rispetto agli anni passati, mantiene stabile il potere d’acquisto e rende più solido il sistema di tutela sociale.
L’aumento degli importi e la revisione delle soglie ISEE garantiranno una maggiore equità, ampliando la platea di beneficiari e offrendo un aiuto più consistente soprattutto alle famiglie più fragili o numerose. Questa misura svolge dunque un ruolo centrale nella politica di sostegno alla natalità e contribuisce a sostenere i consumi e il benessere delle famiglie italiane nel medio-lungo termine.
L’adeguamento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, con i pagamenti a partire da febbraio-marzo, senza necessità di nuove domande per chi già percepisce l’assegno, ma con obbligo di presentare l’ISEE aggiornato.
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