Il risiko bancario italiano entra nel vivo e Banco Bpm si ritaglia un ruolo centrale grazie alle mosse del suo amministratore delegato Giuseppe Castagna. Le aperture verso Crédit Agricole non sembrano tanto un’alleanza definitiva quanto una tattica per alzare il prezzo nei confronti di Montepaschi e del fronte che lavora alla creazione del terzo polo bancario nazionale, con il governo in cabina di regia.
Cosa è successo
Castagna ha definito Crédit Agricole “l’opzione più chiara” per Banco Bpm, un messaggio che va oltre la dichiarazione pubblica e assume la forma di una manovra negoziale. Sul tavolo c’è infatti il progetto di costruire un gruppo competitivo dietro Intesa Sanpaolo e Unicredit, con Mps e Banco Bpm come pilastri del terzo polo. Il governo, attraverso il golden power, ha già stoppato l’assalto di Unicredit su Banco Bpm, garantendo la possibilità di portare avanti il disegno nazionale.
In questo contesto, l’interesse francese diventa strumento di pressione: Crédit Agricole è già presente nel capitale del gruppo e vanta sinergie industriali, soprattutto in ambito assicurativo e consumer. Più l’opzione parigina appare concreta, maggiore sarà la necessità di Mps e Mediobanca di muoversi per trattenere Banco Bpm nel perimetro italiano con un’offerta più ricca in termini di governance e valutazioni.
A complicare la partita ci sono anche le mosse di Delfin e Caltagirone su Mediobanca e Generali, dove gli azionisti forti puntano a riequilibrarne gli assetti. In questo scenario, avere Banco Bpm come alleato strategico aumenta il potere negoziale.
Perché è importante
La partita non è solo bancaria ma anche politica e industriale. L’esecutivo vuole mantenere il controllo su un asset strategico come Banco Bpm, evitando che finisca definitivamente sotto il cappello francese. Al tempo stesso, il governo gioca la sua regia tenendo la banca come pedina decisiva nella costruzione del terzo polo.
Gli scenari sono almeno tre: un rilancio di Mps con un’offerta più generosa, un’accelerazione di Crédit Agricole pronta a trasformare l’opzione tattica in sostanza, oppure un compromesso a tre che bilanci interessi nazionali e stranieri.
Con la sua mossa, Castagna ha trasformato Banco Bpm da possibile preda a giocatore centrale del risiko bancario. L’apertura a Parigi è un avvertimento a Siena: se Mps vuole davvero chiudere l’operazione, dovrà alzare la posta in palio.
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Foto: Freedomz via Shutterstock