Le azioni Stellantis (STLA) hanno aperto la giornata di contrattazioni a Piazza Affari con un rally importante, riaccendendo l’interesse degli investitori. Il balzo del 2% è stato innescato da indiscrezioni che suggeriscono un cambio di rotta strategico in Canada sulle normative relative ai veicoli elettrici (EV). Questa potenziale mossa offre un respiro importante al settore automobilistico, incluso il gigante guidato da Carlos Tavares.
Cosa è successo
Il titolo Stellantis ha segnato un rialzo del 2% nelle prime ore di scambi, raggiungendo un massimo intraday di 7,934 euro e riportandosi sui livelli di inizio settembre. Questo andamento positivo arriva nonostante il bilancio da inizio anno mostri ancora una perdita di circa il 37%.
La spinta al rialzo è attribuibile alle notizie riportate da Bloomberg: il governo canadese, sotto la guida del nuovo esecutivo di Mark Carney, starebbe valutando di rinviare l’obbligo di vendita del 20% di veicoli elettrici entro il 2026. Tale misura era stata introdotta dall’ex premier Justin Trudeau. La decisione di allentare le restrizioni mirerebbe a proteggere i produttori locali, già sotto pressione a causa dei dazi del 25% imposti dall’amministrazione Trump sulle esportazioni di auto dal Canada verso gli Stati Uniti.
Gli analisti di WebSim Intermonte interpretano questa mossa come un segnale positivo, in linea con un generale allentamento delle normative sulle emissioni in USA e le discussioni in corso in Europa. Per le case automobilistiche, minori vincoli sull’elettrico significano maggiore flessibilità nella gestione del mix di vendita e una riduzione della pressione sui veicoli a zero emissioni, che attualmente offrono margini di profitto inferiori rispetto ai motori a combustione interna. Per Stellantis, che detiene diversi impianti nell’Ontario, il mercato canadese rappresenta circa l’8-9% delle vendite in Nord America.
Perché è importante
La potenziale retromarcia del Canada sulle normative EV è di cruciale importanza per il settore automobilistico globale e in particolare per Stellantis. In un contesto di rallentamento delle vendite di veicoli elettrici e di forte competizione sui prezzi, una maggiore flessibilità normativa consente ai produttori di adattare meglio la loro offerta alla domanda del mercato, senza essere costretti a spingere modelli meno profittevoli. Questo si traduce in una migliore gestione dei margini operativi, aspetto fondamentale per la salute finanziaria delle aziende.
Per Stellantis, che ha registrato un calo del 14% delle immatricolazioni in Canada nel primo semestre 2025, questo rinvio offre un “respiro importante” e la possibilità di ricalibrare le sue strategie di vendita e produzione in Nord America. La notizia potrebbe inoltre influenzare il sentiment degli investitori verso l’intero settore, indicando una potenziale pausa o un’evoluzione più graduale nella transizione globale verso l’elettrico, con impatti significativi sulle future strategie di investimento e M&A.
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