Dopo migliaia di miliardi di dollari spesi in misure di stimolo dal governo degli Stati Uniti dall’inizio del 2020 e con l’inflazione ai massimi da oltre 40 anni, alcuni investitori sono comprensibilmente preoccupati. Il timore è che la “svalutazione del dollaro” possa minacciare la posizione consolidata della valuta di riserva preferita al mondo.
Tuttavia l’analista di Bank of America Aditya Bhave ha dichiarato giovedì che la massiccia espansione del bilancio della Federal Reserve non ha svalutato il dollaro.
I numeri
Infatti, l’Invesco DB US Dollar Index Bullish Fund (NYSE:UUP) è aumentato complessivamente del 3,4% dall’inizio del 2020.
Secondo Bhave il dollaro ha tenuto bene prima rispetto all’inflazione e poi nel contesto delle sanzioni statunitensi contro la Russia. In effetti, negli ultimi 12 mesi il fondo UUP ha guadagnato il 9,4%.
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Alcuni investitori hanno paura che il dollaro possa perdere il suo status di valuta di riserva mondiale qualora altre nazioni temessero di poter vedere congelate le proprie riserve della banca centrale; questo in modo analogo a come si sono congelate le riserve in dollari della Russia. Comunque, secondo Bhave, gli altri Paesi dovrebbero fare qualcosa di eclatante per vedere congelate le loro riserve in dollari; inoltre non c’è alcuna garanzia che un Paese con una valuta in grado di sostituire il dollaro come valuta di riserva preferita non faccia lo stesso.
Non c’è concorrenza
Allo stesso tempo, Bhave ha affermato che nessun’altra nazione al mondo, nemmeno la Cina, è attualmente nella posizione di poter sfidare la combinazione di forza economica e profondità dei mercati finanziari offerta dagli Stati Uniti.
“Anche se i principali partner commerciali della Cina potrebbero spostare alcune delle loro riserve in yuan, il dollaro dovrebbe rimanere la valuta di riserva dominante per il prossimo futuro”, ha detto Bhave.
Il punto di vista di Benzinga
Può sembrare controintuitivo, ma il libero mercato ha deciso che le migliaia di miliardi di dollari di quantitative easing e i più alti livelli di inflazione negli Stati Uniti dai primi anni ’80 non hanno impattato negativamente sul valore del dollaro USA.
In futuro, il rischio più grande per il dollaro potrebbe essere un punto di svolta in cui gli atteggiamenti globali nei confronti del dollaro inizino a cambiare irreversibilmente; tuttavia sembra impossibile sapere quanto gli Stati Uniti siano vicini a tale punto di svolta e cosa ci vorrebbe per arrivarci.
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