Sulla scia di una significativa svendita della New York Community Bank (NYCB), gli investitori sono ora diffidenti sul futuro delle banche regionali statunitensi. Questo evento ha sollevato preoccupazioni sulla vulnerabilità del settore ai tassi di interesse elevati della Federal Reserve.
Cosa è successo
Il recente report sugli utili della NYCB ha innescato un sell-off delle azioni delle banche regionali, come ha riportato venerdì Reuters. Questo è servito da monito agli investitori che in precedenza avevano creduto che il settore si fosse ripreso dalle turbolenze dello scorso anno.
In un’intervista a Reuters, Peter Orszag, CEO di Lazard, ha sottolineato: “C’è ancora un problema di modello di business di fondo che sta colpendo molte banche regionali e community in un ambiente di tassi più elevati”.
Il report sugli utili ha evidenziato il continuo impatto dei tassi elevati della Fed sui prestatori regionali, in particolare sui loro portafogli di immobili commerciali (CRE) e sui margini di prestito. Si prevede che questa pressione persisterà dopo la decisione della Fed di mantenere i tassi, portando gli operatori a rivalutare il primo rialzo dei tassi da marzo a maggio.
Il titolo della NYCB è crollato del 45% in soli due giorni, mentre l’indice KBW Regional Banking è sceso di oltre il 7% nella stessa settimana. Secondo gli investitori, i problemi della banca, come i problemi di bilancio e l’impatto dei tassi elevati della Fed, non sono unici.
Perché è importante
Il recente crollo delle azioni delle banche regionali ha sollevato preoccupazioni sulla tenuta del settore di fronte alle continue sfide economiche. Questo avviene dopo una serie di reazioni negative agli utili del quarto trimestre delle principali banche statunitensi, che hanno portato a un calo consecutivo di quattro giorni del settore bancario americano.
Questi eventi si verificano in un anno che si preannuncia difficile per le società di servizi finanziari, con fattori quali il rallentamento dell’economia globale, la riduzione dei tassi d’interesse, le tensioni geopolitiche e l’inasprimento delle normative ad aggravare le difficoltà del settore.
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