I mercati attendono con ansia i dati sull’inflazione di settembre, mentre il Bureau of Labor Statistics è pronto a pubblicare il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI).
L’improvviso aumento dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI) di settembre ha evidenziato l’attesa per l’indice di inflazione dei consumatori, soprattutto con la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) prevista per il 31 ottobre-1 novembre.
Tuttavia, le aspettative di mercato sembrano saldamente ancorate ai futuri tassi di interesse. La previsione dei futures della Fed implica una probabilità del 92% di nessun cambiamento del tasso il prossimo mese e una probabilità del 72% di nessun cambiamento a dicembre, secondo lo strumento CME FedWatch.
Rapporto CPI di settembre: cosa si aspettano gli economisti?
Gli economisti prevedono in larga parte letture moderate per il rapporto CPI di settembre:
- Si prevede che il tasso di inflazione principale diminuirà dal tasso annuale del 3,7% di agosto al 3,6% di settembre.
- Mensilmente, ci si aspetta che il CPI principale aumenti del 0,3%, una diminuzione rispetto al 0,6% del mese precedente.
- Si prevede che l’inflazione di base, che esclude energia e alimentari, diminuirà dal tasso annuale del 4,3% di agosto al 4,1% di settembre, segnando la lettura CPI di base più bassa dal settembre 2021.
- Mensilmente, ci si aspetta che il CPI di base avanzerà al ritmo del 0,3%, mantenendo lo stesso trend di agosto.
Goldman Sachs Prevede Un CPI Di Settembre Al Di Sotto Del Consenso
Gli economisti di Goldman Sachs Manuel Abecasis e Spencer Hill prevedono un aumento del 0,22% del CPI core per settembre (rispetto al consenso del 0,3%), che porta ad un tasso annuo del 3,98% (rispetto al previsto 4,1%). Si aspettano che il CPI headline sia leggermente più morbido del consenso a 3,55% su base annua (rispetto al 3,6% previsto).
Goldman prevede che l’inflazione mensile del CPI core rimarrà nell’intervallo dello 0,2-0,3% nei prossimi mesi, riflettendo una moderazione dell’inflazione degli alloggi e dei prezzi delle auto usate. Tuttavia, questo potrebbe essere parzialmente compensato da un’oscillazione positiva nel componente dell’assicurazione sanitaria del CPI quando il BLS incorporerà nuovi dati e un cambiamento metodologico il prossimo mese. La loro previsione indica un’inflazione del CPI core su base annua del 3,8% nel dicembre 2023 e del 2,9% nel dicembre 2024.
Come ha reagito il mercato al precedente rapporto sull’inflazione?
Il rapporto sull’inflazione di agosto, pubblicato il 13 settembre, ha superato le stime, con l’indice CPI al 3,7% su base annua rispetto a un’aspettativa del 3,6%. Tuttavia, il gauge core ha corrisposto alle stime al 4,3% su base annua.
I trader hanno interpretato l’aumento dell’inflazione come guidato principalmente dai costi energetici transitori, che non hanno significativamente influenzato il loro sentiment di rischio.
Nonostante il rapporto CPI di agosto superiore alle aspettative, il mercato azionario era in positivo quel giorno, con il SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) in rialzo dello 0,1% e il Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ) a mostrare guadagni del 0,4%.
Il dollaro americano, monitorato dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), è stato in rialzo dello 0,1%, mentre i rendimenti dei bond a lungo termine sono rimasti invariati, con l’iShares 20+ Year Treasury ETF (NASDAQ:TLT) stabile.
I settori legati alla crescita hanno registrato performance migliori, con il Consumer Discretionary Select Sector SPDR Fund (NYSE:XLY) in aumento del 0,8% e il Communication Services Select Sector SPDR Fund (NYSE:XLC) in rialzo del 0,3%.
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