La Fed cambia marcia: cosa dicono gli economisti?

La Federal Reserve ha mantenuto il tasso dei fondi federali all’interno della fascia del 5,25% al 5,5% durante il suo incontro di settembre in una mossa unanime.

Il grafico a punti di settembre rivela che la preferenza mediana per il tasso dei fondi federali alla fine del 2023 rimane ferma al 5,6%. Questa cifra riflette le proiezioni fatte a giugno, suggerendo la possibilità di un’altra rialzo dei tassi durante uno dei due ultimi incontri di quest’anno.

Per il 2024, la dichiarazione della Fed di mercoledì introduce un cambiamento significativo con un aggiustamento della proiezione della banca centrale per i tagli dei tassi di interesse. Ora punta solo a una riduzione di mezzo punto percentuale, un cambiamento falco rispetto alla precedente aspettativa di una diminuzione del punto percentuale completo.

Inoltre, le previsioni di crescita sono state significativamente riviste al rialzo, attestandosi al solido 2,1% per il 2023, un notevole balzo rispetto alla stima del 1% di giugno. Tuttavia, le previsioni di disoccupazione e inflazione hanno subito solo lievi aggiustamenti.

Tre economisti hanno commentato la decisione sui tassi di interesse della Fed e l’evoluzione del panorama economico.

Gli economisti analizzano l’impatto

Charlie Ripley, stratega senior degli investimenti per Allianz Investment Management, ha dichiarato: “Sebbene questa riunione sia stata ampiamente considerata come una riunione di ‘salto’, riteniamo che rimanga da vedere se un’altra rialzo sia in programma entro la fine dell’anno.”

Secondo l’esperto, i funzionari della Fed hanno opinioni diverse su se dovrebbero aumentare i tassi di politica monetaria per ridurre l’inflazione al loro obiettivo del 2%. Inoltre, ci sono notevoli rischi economici, tra cui lo sciopero in corso dell’UAW e la potenziale chiusura del governo.

Jeffrey Roach, economista capo di LPL Financial, ha detto: “La Fed sta implementando una ‘pausa paziente’. Il presidente Powell ha inizialmente fatto commenti cauti, rimanendo in linea con il duplice mandato della Fed. Tuttavia, ha sottolineato più volte che la Fed rimane guidata dai dati e può procedere con cautela, mantenendo la possibilità di un’altra aumento dei tassi sul tavolo, poiché la Fed è concentrata nel raggiungere la stabilità dei prezzi.”

Chris Zaccarelli, direttore degli investimenti per Independent Advisor Alliance, ha fatto una chiamata audace: “Crediamo che la Fed abbia finito di aumentare i tassi per l’anno. L’esperto ha detto che dati sull’inflazione significativamente più alti del previsto potrebbero ancora imbarazzare la Fed e costringerla a un ulteriore aumento, anche se preferiscono non farlo.”

I mercati sembrano essere d’accordo con l’idea che la Fed abbia finito di aumentare i tassi per l’anno.

In base allo strumento Fed Watch del Gruppo CME, c’è una probabilità del 69% che la Federal Reserve si astenga dall’aumentare i tassi di interesse a novembre e una probabilità del 54% che si astenga anche dal farlo a dicembre.

Il rendimento del Treasury note a due anni, sensibile alla politica, che è seguito dal U.S. Treasury Note ETF (NYSE:UTWO) ha chiuso al 5,16% mercoledì, il più alto dal luglio 2007.

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