Frank McCourt, magnate del settore immobiliare ed ex proprietario dei Los Angeles Dodgers, sta promuovendo un’offerta per l’acquisizione di TikTok attraverso la sua iniziativa, Project Liberty, con l’obiettivo di rimodellare l’impatto sociale di Internet.
L’offerta di McCourt per l’acquisizione di TikTok si inserisce in un contesto caratterizzato da una crescente preoccupazione per l’influenza delle grandi piattaforme tecnologiche sul discorso pubblico e sulla privacy individuale. Rischiando un potenziale divieto negli Stati Uniti se non si assicura un proprietario non cinese entro l’anno, McCourt intende prendere il controllo della piattaforma e passare a un modello open-source in cui gli utenti sono proprietari dei loro dati, in netto contrasto con l’attuale dominio delle grandi aziende tecnologiche.
“Le fondamenta della nostra infrastruttura digitale sono rotte ed è ora di porvi rimedio. Possiamo e dobbiamo fare di più per salvaguardare la salute e il benessere dei nostri bambini, delle nostre famiglie, della democrazia e della società”, ha dichiarato McCourt in un comunicato stampa di maggio. “Vediamo questa potenziale acquisizione come un’opportunità significativa per catalizzare un’alternativa all’attuale modello tecnologico che ha colonizzato Internet”.
Per finanziare la transazione, il miliardario si è rivolto a Guggenheim Partners, una società di investment banking e capital markets, oltre che a importanti fondi pensione, gruppi di private equity e fondazioni filantropiche.
Secondo la visione di Project Liberty, la riarchitettura di TikTok comporterebbe l’implementazione di un protocollo decentralizzato noto come Decentralized Social Networking Protocol (DSNP). Questa infrastruttura mira a smantellare gli attuali meccanismi di controllo dei dati e a restituire la proprietà agli utenti della piattaforma.
Il piano di McCourt prevede che TikTok, sotto la nuova governance, serva da portabandiera per potenziare gli utenti anziché sfruttarli.
“Riunendo accademici, tecnologi, scienziati comportamentali, psicologi ed esperti economici di primo piano con partner della community, genitori e cittadini, crediamo di poter preservare – e migliorare – l’esperienza di TikTok, dando agli individui e ai creator della piattaforma il valore e il controllo che meritano su chi ha accesso ai loro dati e su come vengono utilizzati”, ha sottolineato McCourt nel comunicato stampa.
Nonostante l’appoggio di personalità come Tim Berners-Lee, il creatore del World Wide Web, il percorso per l’acquisizione di TikTok rimane incerto.
ByteDance, la società madre di TikTok, si è opposta con veemenza alla cessione forzata voluta dall’amministrazione del presidente Biden, lasciando intendere una potenziale chiusura della piattaforma da parte degli Stati Uniti piuttosto che il rispetto delle richieste governative.
Inoltre, McCourt deve affrontare la concorrenza nella sua offerta per TikTok. Hanno espresso interesse anche figure di alto profilo come l’ex segretario al Tesoro Steven Mnuchin, l’ex amministratore delegato di Activision Bobby Kotick e la star di “Shark Tank” Kevin O’Leary.
Tuttavia, l’impegno di McCourt di mezzo miliardo di dollari per Project Liberty sottolinea le sue serie intenzioni, nonostante il costo di acquisizione di TikTok possa raggiungere decine di miliardi.
Per rafforzare la sua offerta, McCourt ha annunciato questa settimana alla conferenza Collision, dedicata alla tecnologia, che intende svelare nuovi partner del consorzio “ogni settimana”, secondo PCMag, indicando una strategia per raccogliere un sostegno più ampio alla sua visione.
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