Facebook Inc (NASDAQ:FB), che ha cambiato nome in Meta Platforms Inc, ha recentemente sfoggiato un paio di “guanti tattili”, ma una startup con sede in California, HaptX, ha affermato che il prodotto dell’azienda guidata da Mark Zuckerberg sembra essere “sostanzialmente identico” alla sua tecnologia brevettata.
Cosa è successo
Jake Rubin, fondatore e amministratore delegato di HaptX, ha rilasciato una dichiarazione affermando che nel corso degli anni la sua azienda ha ospitato molti ingegneri, ricercatori e dirigenti di Meta mostrando loro la propria “rivoluzionaria tecnologia tattile”.
Rubin ha preso atto della distribuzione da parte di Meta del prototipo di guanto con feedback tattile microfluidico, dichiarando che i componenti principali di questo dispositivo indossabile, come il laminato in silicone per il feedback tattile microfluidico e l’architettura di controllo pneumatico, sembrano essere simili alla propria tecnologia brevettata.
Il dirigente ha detto che HaptX non ha ancora sentito Meta: “Non vediamo l’ora di lavorare con loro per raggiungere un accordo giusto ed equo che risponda alle nostre preoccupazioni e consenta loro di incorporare la nostra tecnologia innovativa nei loro futuri prodotti di consumo”.
Perché è importante
Il mese scorso Facebook ha annunciato il rebranding in Meta, dichiarando che la sua visione è quella di aiutare a dare vita al metaverso.
Mercoledì Zuckerberg ha pubblicato un video sul suo feed di Facebook in cui vengono mostrati i guanti; nel video, Zuckerberg interagisce con una pila di blocchi Jenga, lancia dei dadi e gioca a scacchi.
Martedì, attraverso una dichiarazione, Facebook ha affermato che sta costruendo il primo processore microfluidico ad alta velocità al mondo, ovvero un chip sul guanto che controlla il flusso d’aria che muove gli attuatori.
Il colosso dei social media ha fatto sapere che i guanti tattili contengono centinaia di attuatori, cioè dei piccoli motori che si muovono in modo tale che chi li indossa sente di toccare un oggetto virtuale.
Questi attuatori però hanno delle limitazioni fisiche, poiché generano calore e non possono essere indossati comodamente, dunque il team di Facebook si è dilettato nei campi emergenti della robotica morbida e della microfluidica.
Andrew Stanley, scienziato del visore di realtà virtuale Oculus di Facebook, ha affermato in un post sul blog della società che ciò che distingue il suo lavoro dagli altri in termini di microfluidica è che l’azienda pone l’accento sul “rendere le cose molto leggere, indossabili e veloci”.
A settembre è emerso che Facebook sta costruendo un chip per potenziare l’apprendimento automatico allo scopo di consigliare contenuti agli utenti; l’azienda sta anche lavorando a un altro chip per migliorare la qualità della transcodifica video.
Movimento dei prezzi
Le azioni di Meta Platforms hanno chiuso la sessione regolare di mercoledì in calo di quasi lo 0,6% a 340,77 dollari.
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