Facebook Inc. (NASDAQ:FB) non prevede di informare gli oltre 530 milioni utenti le cui informazioni personali sono trapelate online nell’ambito di una massiccia violazione dei dati, come riferito mercoledì da Reuters, citando un portavoce di Facebook.
Cosa è successo: secondo il report, il portavoce della società di social media ha affermato che la compagnia non è sicura di avere una visione completa in merito a quali utenti debbano essere informati; per la decisione di non avvisare gli utenti, Facebook ha anche tenuto in considerazione il fatto che gli utenti non avrebbero potuto risolvere il problema e del fatto che i dati erano disponibili pubblicamente.
La scorsa settimana Business Insider ha riferito che le informazioni personali di 533 milioni di utenti di Facebook sono state pubblicate su un “forum di hacking di basso livello”, senza però specificare il suddetto forum; i dati includevano informazioni quali numeri di telefono, nomi completi e date di nascita di utenti di 106 Paesi, inclusi Stati Uniti, Regno Unito e India.
Facebook, tuttavia, ha affermato in un post sul suo blog che gli “attori malintenzionati” hanno ottenuto questi dati facendo scraping sulla sua piattaforma prima di settembre 2019 e non effettuando attacchi hacker ai suoi sistemi; la società ha aggiunto che le informazioni estratte non includevano informazioni finanziarie, sanitarie o password, e che la fuga di dati è stata il risultato di una vulnerabilità che era stata risolta nel 2019.
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Perché è importante: la fuga di dati, che potrebbero essere utilizzati per tentare attacchi hacker o truffe, acuisce le preoccupazioni in merito alle regole sulla privacy di Facebook.
Lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica scoperto all’inizio del 2018 ha rappresentato una delle più massicce violazioni dei dati nella storia dei media digitali e ha influenzato in modo significativo il dibattito pubblico sulla privacy dei dati; su questo caso, nel luglio 2019 Facebook ha raggiunto un accordo da 5 miliardi di dollari con la Federal Trade Commission (FTC).
L’accordo con la FTC impone a Facebook di documentare gli incidenti quando vengono compromessi i dati di 500 o più utenti, nonché di segnalare entro 30 giorni le misure adottate dalla società per rispondere all’incidente.
Movimento dei prezzi: mercoledì le azioni di Facebook hanno chiuso in rialzo del 2,2% a 313,09 dollari.
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