Ford Motor Co (NYSE:F), Volkswagen Group (OTC:VWAGY) e Renault Group (OTC:RNLSY) sono alcune delle case automobilistiche globali la cui produzione subirà un impatto in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Cosa è successo
La casa automobilistica francese Renault e la tedesca Volkswagen hanno in programma di fermare la produzione. Ford invece ha dichiarato che “gestirà eventuali effetti” sulla sua attività in tempo reale, ha riferito Reuters venerdì.
I membri della NATO — compresi gli Stati Uniti — e i Paesi alleati si sono affrettati a imporre sanzioni in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca; la mossa potrebbe causare ulteriori danni alla supply chain globale.
Taiwan, che rappresenta il polo globale dei semiconduttori, ha annunciato che aderirà alle sanzioni economiche internazionali contro la Russia. Il Giappone ha solamente affermato che limiterà le esportazioni di semiconduttori verso il Paese guidato da Vladimir Putin.
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Dove si trova la produzione
Renault, che secondo alcuni report sarebbe il produttore auto maggiormente esposto alla Russia possedendo possiede una partecipazione di controllo nella casa automobilistica locale AvtoVAZ. Renault sospenderà una parte delle attività presso i suoi impianti di assemblaggio di automobili nel Paese a causa della carenza di componenti.
L’azienda ha affermato che l’arresto della produzione è legato al rafforzamento dei confini tra la Russia e le nazioni vicine, attraverso i quali i componenti vengono trasportati su camion.
Volkswagen prevede di interrompere la produzione per alcuni giorni presso due stabilimenti tedeschi a seguito di un ritardo nella produzione di componenti in Ucraina.
Ford gestisce tre impianti di assemblaggio con la sua joint venture nell’azienda russa Sollers; la casa automobilistica si è detta “profondamente preoccupata” per la situazione e ha dichiarato che seguirà le leggi sulle sanzioni commerciali. Tuttavia FOrd ma non ha fornito alcun dettaglio sull’eventualità che possano essere colpiti gli impianti di Sollers.
General Motors Co (NYSE:GM), rivale statunitense di Ford, ha interrotto le attività di produzione in Russia sette anni fa e ha concluso una joint venture nel 2019, secondo un report della CNBC.
Movimento dei prezzi
Venerdì le azioni Ford hanno chiuso in rialzo del 4% a 17,8 dollari.
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