Politica personale a parte, gli investitori esperti stanno guardando alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020 come al prossimo importante fattore di stimolo del mercato azionario.
Gli ultimi sondaggi nazionali mostrano che il candidato Democratico Joe Biden è in vantaggio sul presidente Repubblicano in carica Donald Trump mediamente del 7,1%, secondo FiveThirtyEight.
Il 2016 ha dimostrato che i sondaggi sono lungi dall’essere perfetti, dunque una scelta oculata sarebbe quella di considerare il potenziale impatto di una rielezione di Trump su determinati titoli, settori e industrie.
Rendimenti più elevati con i Dem nello Studio Ovale Ryan Detrick, Chief Market Strategist di LPL Financial, ha recentemente delineato l’impatto che, secondo lui, una vittoria di Biden avrebbe sul mercato azionario.
Fin dall’inizio Detrick ha affermato che i mercati hanno storicamente ottenuto risultati leggermente migliori sotto i presidenti Democratici rispetto a quelli Repubblicani; dal 1950, l’S&P 500 ha infatti registrato un rendimento annuo medio del 10% durante le amministrazioni Repubblicane contro uno del 15% sotto quelle Democratiche, secondo Detrick.
Questa storia è certamente di buon auspicio per l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) come investimento a lungo termine indipendentemente dal risultato elettorale.
Gli svantaggi di una rielezione di Trump Detrick ha affermato che il rischio principale per gli investitori in caso di un secondo mandato Trump riguarda il commercio e gli affari internazionali.
Il presidente USA ha fatto del giro di vite sulla Cina una priorità assoluta del suo primo mandato, e Detrick ha affermato che gli investitori dovrebbero aspettarsi che questo approccio possa continuare anche in caso di secondo mandato, con o senza il sostegno del Congresso.
Secondo l’analista le società statunitensi che hanno un’esposizione alla Cina a livello di supply chain, o che realizzano vendite significative in quel Paese, potrebbero subire un impatto negativo.
Le società cinesi quotate negli Stati Uniti potrebbero subire pressioni sul mercato o addirittura affrontare una potenziale procedura di delisting nel caso in cui aumentassero le tensioni, ha detto Detrick.
Anche le tensioni commerciali con l’Europa sono aumentate, con il rischio di una ‘digital tax’ dell’Eurozona sulle società statunitensi e/o nuovi dazi statunitensi sulle automobili importate dall’UE e su altri beni, ha proseguito l’esperto.
Infine Trump ha recentemente affermato che sta valutando la possibilità di imporre nuove tasse alle società statunitensi che dipendono fortemente dalla manodopera straniera. Questa mossa potrebbe creare incertezza o potenziali rischi di costo per le aziende che producono beni al di fuori degli Stati Uniti, ha affermato Detrick.
I vantaggi di una rielezione di Trump Sebbene un secondo mandato di Trump creerebbe sicuramente dei rischi per alcuni titoli, Detrick ha affermato che potrebbe anche creare molti vantaggi.
A differenza di Biden, Trump non ha intenzione di aumentare le imposte sulle imprese, ed è stato irremovibile anche sulla deregolamentazione aziendale, in particolare nel tormentato settore energetico.
Trump è stato anche a favore di forti stimoli fiscali nonché di una politica monetaria a sostegno della crescita dell’occupazione, e ha affermato che la spesa per le infrastrutture potrebbe essere l’obiettivo principale del secondo mandato.
Trump ha detto di volere un piano di spesa per le infrastrutture da mille miliardi di dollari, una promessa che aveva fatto agli elettori per la prima volta nel 2016.
“La continuità in materia di tasse e regolamentazione, se Trump fosse rieletto, sarebbe un segnale quanto meno neturale per i mercati, con un forte potenziale per essere positivo se non verrà controbilanciato dall’impatto del commercio”, ha scritto Detrick.
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