Microsoft Corp. (MSFT) intende trasferire la maggior parte della produzione dei nuovi prodotti fuori dalla Cina già dal prossimo anno, unendosi ad altri giganti tecnologici statunitensi nell’espansione della produzione al di fuori della seconda economia mondiale, secondo un rapporto pubblicato giovedì.
La produzione di server sarà trasferita fuori dalla Cina: rapporto
Il gigante del software punta a trasferire la produzione dei suoi laptop Surface e dei server per data center, compresi i componenti chiave e l’assemblaggio, a partire dal prossimo anno, secondo quanto riferito da Nikkei Asia, citando fonti attendibili.
L’azienda ha già trasferito gran parte della produzione di server fuori dalla Cina e ora punta ad approvvigionarsi di almeno l’80% della distinta base (BOM) dei server al di fuori del Paese, secondo quanto riportato.
Allo stesso tempo, anche Google di Alphabet (GOOG) (GOOGL) sta esortando i fornitori ad aumentare rapidamente la produzione di server in Thailandia, con un assemblatore che raddoppia la capacità costruendo quattro nuovi stabilimenti, secondo quanto riportato da Nikkei Asia, aggiungendo che anche Amazon (AMZN) Web Services sta adottando una produzione non cinese, in particolare per la produzione dei suoi server per data center con intelligenza artificiale sensibili.
Microsoft, Amazon e Google non hanno risposto alle richieste di Benzinga di commentare la notizia.
Le aziende tecnologiche cinesi hanno svolto a lungo un ruolo chiave nelle catene di fornitura globali dei server, grazie alle loro crescenti capacità tecnologiche, alla qualità e ai prezzi competitivi. Tuttavia, le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina stanno ora spingendo le aziende a diversificare.
Si profilano tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina
Microsoft ha ridotto la sua dipendenza dalla Cina. Ad aprile ha terminato la sua joint venture con Wicresoft e ha tagliato 2.000 posti di lavoro. Dopo le reazioni negative degli Stati Uniti sull’utilizzo di ingegneri con sede in Cina per il supporto cloud militare, la società ha dichiarato a luglio che avrebbe interrotto questa pratica.
Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina si sono intensificate, con la Cina che ha avviato una repressione doganale sui chip AI di Nvidia (NVDA) e il presidente Donald Trump che ha espresso preoccupazione per i limiti imposti dalla Cina alle esportazioni di terre rare. Anche le crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan stanno spingendo le aziende statunitensi a cercare alternative di produzione al di fuori della Grande Cina.
Andamento dei prezzi
Da inizio anno, le azioni di Microsoft Corp e Alphabet Inc. sono salite rispettivamente del 22,23% e del 32,13%, mentre quelle di Amazon.com sono scese del 2%, secondo i dati di Benzinga Pro.
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