Palantir Technologies Inc sta pianificando di optare per il direct listing delle sue azioni per il mese di settembre, invece di scegliere la strada dell’offerta pubblica iniziale, ha riferito Bloomberg mercoledì.
Cosa è successo
Secondo Bloomberg, la società di proprietà di Peter Thiel venderà le azioni dei suoi investitori il primo giorno di negoziazione, invece di aspettare che scada l’iniziale periodo di embargo, come avviene di consueto con le IPO.
La società di analisi software non raccoglierà capitali nella quotazione diretta. A luglio Palantir ha rivelato alla Securities and Exchange Commission di aver raccolto 550 dei 961 milioni di dollari previsti.
Sompo Holdings Inc (OTC:SMPNY) e Fujitsu Ltd (OTC:FJTSY) avevano finanziato Palantir rispettivamente con 500 e con 50 milioni di dollari.
La compagnia ha finora evitato di quotarsi in Borsa per evitare il controllo pubblico relativo alla sua valutazione e alle sue operazioni e il gruppo mirava piuttosto alla redditività, secondo quanto riferito a Bloomberg da persone vicine alla questione.
Perché è importante
Palantir è stata co-fondata nel 2003 da Peter Thiel, meglio conosciuto come co-fondatore di Paypal Technologies Inc. (NASDAQ:PYPL) ed ‘angel investor’ di Facebook Inc. (NASDAQ:FB). Nel 2015 l’azienda ha raggiunto una valutazione di 20 miliardi di dollari, anche se alcuni investitori hanno venduto blocchi di azioni della società valutati molto meno, ha osservato Bloomberg.
L’azienda ha tra i propri clienti il governo degli Stati Uniti e la Central Intelligence Agency; è stata anche coinvolta nella ricerca del terrorista ora deceduto Osama Bin Laden.
Palantir prevede che il suo fatturato crescerà fino a 1 miliardo di dollari nel 2020 e 1,5 miliardi di dollari nel 2021.
Nel 2015 Palantir aveva dichiarato agli investitori che, nel momento in cui si fosse quotata, i ricavi sarebbero stati nell’ordine dei 4 miliardi di dollari, secondo Reuters.
Foto per gentile concessione: Dan Taylor via Wikimedia