Mercati asiatici contrastati dopo stallo trattative stimoli USA

Alcune fra le principali piazze di Borsa orientali provano ad opporsi al calo registrato ieri sugli indici azionari statunitensi

Mercati asiatici contrastati dopo stallo trattative stimoli USA
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Martedì gli indici Dow Jones e S&P 500 sono scesi rispettivamente dell’1,34% e dell’1,40% dopo che il presidente Donald Trump ha interrotto le trattative sulle misure di stimolo; tuttavia, all’inizio di mercoledì, Trump ha twittato a sostegno del programma di protezione salariale e del disegno di legge sugli aiuti alle compagnie aeree. L’azionario asiatico sta provando ad opporsi allo scenario sconfortante dei mercati USA.

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Al momento della stampa, l’indice giapponese Nikkei segna -0,20%; è una giornata importante sul fronte dei numeri economici: i dati sulle partite correnti per il mese di agosto in arrivo mercoledì dovrebbero mostrare un surplus di 1,98 trilioni di yen; anche i dati sulla crescita del PIL saranno pubblicati nella tarda giornata di mercoledì, con il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda che parlerà dei tassi di interesse.

L’indice cinese Shanghai Composite è chiuso per la Festa Nazionale; i dati sull’indice PMI dei servizi per il mese di settembre verranno pubblicati nella tarda giornata di mercoledì.

L’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo dello 0,61%, senza alcun evento economico rilevante in programma.

L’indice S&P/ASX 200 australiano è in territorio positivo dell’1,30%, dopo che il ministro del tesoro Josh Frydenberg ha rivelato un nuovo programma per stimolare la ripresa dell’occupazione nel Paese.

Al momento della pubblicazione, l’indice indiano Nifty 50 è in rialzo dello 0,65%, sostenuto dai guadagni nei titoli bancari, finanziari e automobilistici; per la giornata di mercoledì non sono previsti eventi economici importanti.

L’indice KOSPI della Corea del Sud è in verde dello 0,60%; nella giornata di mercoledì verranno diffusi i dati sulle partite correnti per il mese di agosto.

I futures sull’indice del dollaro USA (USD misurato contro un paniere di cinque valute principali) sono in aumento dello 0,20%, a 93,903. Il dollaro USA si sta rafforzando contro lo yen giapponese a 105,73 (+0,10%).

Nelle ultime cinque sessioni di contrattazioni, l’iShares MSCI Emerging Markets Asia ETF (NASDAQ:EEMA) è cresciuto del 2,41%, grazie alla forza dell’azionario asiatico.