Pictet AM: aziende familiari “ottimo investimento” troppo spesso trascurato

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Pictet Asset Management analizza la governance delle aziende a conduzione familiare per concludere che hanno performance molto positive che tuttavia non trovano riscontro nei giudizi delle agenzie di rating

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Le aziende a conduzione familiare hanno performance così positive rispetto ad altre aziende che devono fa sorgere seri interrogativi sui motivi per cui ottengono un punteggio insoddisfacente dalle agenzie di rating in merito alla governance. Non è giusto ritenere le società a conduzione familiare come gestite in modo peggiore rispetto alle loro omologhe non a conduzione familiare, nonostante la costante generazione di rendimenti migliori per gli azionisti con rischi minori per il capitale degli investitori. Al contrario, queste società rappresentano un investimento eccellente e troppo spesso trascurato, soprattutto se le loro strutture di governance vengono analizzate con maggior dettaglio.

PRECONCETTI DA ABBATTERE

Lo sostiene una lunga e articolata analisi firmata da Alain Caffort, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, secondo cui bisogna abbattere i preconcetti sulla governance delle imprese a conduzione familiare. Il fatto che mercati finanziari e agenzie di valutazione dei criteri ESG siano spesso prevenuti sulla governance delle società a conduzione familiare è secondo Caffort il risultato di alcuni grossi malintesi, che non tengono conto dei rendimenti interessanti generati dalle società a conduzione familiare. Secondo Pictet AM, la rigida applicazione delle metriche di governance delle agenzie di rating è poco adatta a giudicare come sono gestite le aziende familiari, perché ne ignorano molti vantaggi, perdendo anche di vista le prove empiriche, come il fatto che a parità di capitale impiegato, le aziende familiari generano rendimenti migliori a un rischio inferiore.

LA STRUTTURA DEI CDA

Le critiche si basano su tre aspetti: struttura del Cda, diritti degli azionisti e retribuzione dei dirigenti. Ma Pictet AM sottolinea che le aziende familiari tendono ad avere rendimenti più elevati, con una minore leva finanziaria, elemento chiave proprio per valutare l’indipendenza dei Cda, mentre per quanto riguarda i diritti degli azionisti, la remunerazione indipendente, l’audit e i comitati per le nomine sono più importanti dell’indipendenza del Cda. Infine, guardando alla retribuzione dell’AD, secondo Pictet AM non ci sono prove che dimostrino che le famiglie proprietarie utilizzano la loro posizione privilegiata per premiarsi in modo eccessivo…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.