Trading commodities: guida completa per principianti

Il commodity trading è una delle forme di trading più interessanti, che spesso molti trader alle prime armi non conoscono oppure tendono a sottovalutare. eToro ha sviluppato una breve guida riassuntiva al riguardo

18' di lettura

È vero che gli asset disponibili sono davvero tanti: spesso l’attenzione viene catturata dai titoli azionari o dalle criptovalute.

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Ma il mercato delle materie prime (“commodities” in inglese) permette di diversificare il proprio portfolio ed effettuare investimenti pensati anche più sul medio-lungo termine. Come vedremo nella guida al commodity trading di eToro, esistono diverse categorie di materie prime (dai metalli preziosi fino al petrolio) e ogni tipo di materia prima nasconde un’opportunità di investimento.

Vediamo quindi di capire cosa sono le commodities e come funziona il trading di commodities, analizzando anche quali fattori influenzano il valore delle materie prime nel corso del tempo.

Commodities cosa sono?

Per capire il significato di commodities, dobbiamo risalire ai tempi degli Antichi Sumeri: già tra il 4500 – 4000 a.C. avveniva lo scambio di materie prime, quando tutte le transazioni venivano registrate su tavolette di argilla includendo il numero di materie scambiate e la data di consegna (una prima forma di contratti futures).

Tra il XI e il XIII secolo il trading di commodities cominciò a crescere, ma si dovrà aspettare il 1602 per vedere l’apertura del primo exchange di materie prime, ovvero la Borsa di Amsterdam. A partire poi dal 1864, il commodity trading sbarcò alla Chicago Board of Trade, il più antico exchange di opzioni e contratti futures negli Stati Uniti.

Da lì in avanti, il mercato delle materie prime continuò a crescere fino ad arrivare ai giorni nostri, dove chiunque può investire sulle materie prime grazie alle piattaforme di trading. Esistono differenti categorie di materie prime come vedremo nei prossimi paragrafi, ma sicuramente le commodities più scambiate sono:

  •   minerali preziosi come l’oro;
  •   risorse energetiche come il petrolio o gas naturale;
  •   prodotti agricoli come il grano, il caffè o lo zucchero;
  •   bestiame d’allevamento.

Le materie prime vengono scambiate su apposite borse ed exchanges, anche se ormai sono moltissimi i broker che permettono di fare commodity trading. Per investire sulle materie prime si possono usare i contratti futures, swap, le opzioni, i bond, ma anche i CFD, proprio come su eToro.

Ogni categoria di commodities ha un suo mercato, con le proprie regole e vantaggi.

Di base però, indipendentemente dalle materie prime su cui si vuole investire, serve accedere a una piattaforma di trading che permette di fare il trading di commodities. Per farlo, serve prima creare un account presso un broker online. Bisogna scegliere con attenzione dove investire, perché non tutti i broker offrono il trading di materie prime. Per esempio, il broker eToro dispone di svariate materie prime su cui investire. E inoltre, è possibile accedere a un account demo per provare il commodity trading usando un capitale virtuale.

Perché fare trading sulle materie prime?

Investire sulle materie prime significa avere a che fare con un mercato in costante evoluzione, dove molteplici fattori (addirittura quelli ambientali) possono far oscillare il prezzo delle materie prime. Chi decide di avvicinarsi per la prima volta al commodity trading, spesso si affida alle funzioni di Social Trading per seguire e copiare le operazioni di trader più esperti in questo settore.

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etoro-offre-una-leva-fino-a-x20-a-tutti-i-suoi-clienti-mentre-se-ci-si-iscrive-come-clienti-professionali-possibile-beneficiare-di-una-leva-superiore-fino-a-x100">
·       Opportunità di investimento sempre nuoveI prezzi delle materie prime vengono influenzati da diversi fattori e ogni mercato reagisce in modo diverso. Per esempio, ciò che può far aumentare il valore del petrolio potrebbe far diminuire il valore dell’oro. Spesso esistono delle correlazioni tra gli andamenti dei vari mercati, permettendo ai trader di investire su più mercati contemporaneamente (sia al rialzo, sia al ribasso).

etoro-offre-una-leva-fino-a-x20-a-tutti-i-suoi-clienti-mentre-se-ci-si-iscrive-come-clienti-professionali-possibile-beneficiare-di-una-leva-superiore-fino-a-x100">·       Leva vantaggiosa per il commodity tradingPer investire sulle materie prime è possibile utilizzare la leva finanziaria, che permette di aumentare l’importo totale del capitale investito (al tempo stesso ricordiamo che ciò espone  maggiormente il trader alle fluttuazioni dei mercati). Per quanto riguarda le materie prime, il broker eToro offre una leva fino a X20 a tutti i suoi clienti; mentre se ci si iscrive come clienti professionali, è possibile beneficiare di una leva superiore: fino a X100.

·       Trading a tutte le oreIl mercato delle materie prime dispone di orari molto più flessibili rispetto al classico trading azionario: ciò comporta una maggiore libertà d’azione per chi vuole fare trading di commodities. Infatti, ogni mercato ha un orario differente di apertura e chiusura (complice anche il fuso orario), a seconda del tipo di materia prima e dell’exchange dove viene scambiata.

·       Diversificazione del portafoglioInvestire nel mercato delle materie prime è uno dei modi migliore per diversificare i propri investimenti. La diversificazione è un concetto fondamentale per il trading, visto che permette di ammortizzare il rischio e di variegare la propria fonte di profitti. Visto che ogni materia prima opera in un mercato differente, diversificare con il trading di commodities è più facile: basta investire su petrolio, oro e zucchero per avere già tre asset appartenenti a tre mercati diversi.

·       Le commodities sono un bene rifugioSpesso determinate materie prime vengono definite come “bene rifugio”, ovvero un asset su cui investire durante i tempi di incertezza finanziaria (come durante una crisi o un periodo di instabilità nei mercati). Investire in un bene rifugio significa investire sul lungo termine: tra gli esempi più classici di bene rifugio troviamo sicuramente l’oro e i diamanti.

Tipi di commodities

Considerato che il commodity trading ha radici che risalgono a migliaia e migliaia di anni fa, è normale che al giorno d’oggi esistano differenti categorie di materie prime che vengono scambiate in exchange diversi. Come prima cosa, dobbiamo fare una differenza tra soft e hard commodities.

Soft commodities: materie prime che vengono ottenute tramite coltivamento o allevamento;Materia primaAvenaFarina di soiaFrumentoMaisOlio di soiaSoiaCacaoCaffèCotoneLegnameSucco d’aranciaTabaccoZuccheroBovini e Bovini da latteMaialiPancetta di maiale

Hard commodities: materie prime che vengono ottenute tramite estrazione (rientrano tra le hard commodities le categorie del settore dei minerali preziosi, dell’energia e dei metalli).

Oro

Platino

Argento

Palladio

Alluminio

Cobalto

Nickel

Rame

Zinco

Acciaio

Stagno

Benzina

Petrolio

Gas naturale

Etanolo

Nafta

Propano

Questi appena visti sono gli elenchi delle materie prime, soft commodities e hard commodities, che vengono scambiate di più sulle piattaforme di trading. Ricordiamo inoltre, che gli orari di trading delle materie prime differiscono da mercato a mercato: è bene quindi informarsi prima di investire. In generale, le hard commodities sono quelle più scambiate durante il commodity trading perché hanno un valore maggiore (e alcune di esse sono considerate anche come bene rifugio). Ciò non significa che le soft commodities siano da accantonare, anzi: il volume di trading quotidiano è comunque alto e permettono di investire su mercati influenzati da logiche diverse.

Quali sono i principali fattori che guidano i prezzi delle materie prime?

I prezzi delle materie prime possono variare per molteplici fattori: ogni mercato dispone di regole diverse ed esistono materie prime che hanno volumi di trading superiori rispetto ad altre. Tra le cause principali nelle variazioni di valore delle materie prime troviamo:

  •   crescita della popolazione e dell’economia: una crescita demografica ed economica spinge i consumi, che richiedono materie prime per la produzione;
  •   sviluppo tecnologico: più le tecnologie avanzano, più efficienti (e meno costosi) diventano i processi produttivi delle materie prime (comportando quindi un calo nei prezzi);
  •   governi e organizzazioni: nuove leggi possono modificare l’utilizzo e consumo di determinate materie prime, così come le stesse organizzazioni che producono le materie prime possono prendere decisioni sulla produzione (aumentandola o diminuendola);
  •   meteo: le condizioni climatiche influiscono direttamente su molti processi produttivi di svariate materie prime, così come sul loro trasporto e conservazione;
  •   situazioni geopolitiche: alcune materie prime sono prodotte in paesi con governi poco stabili o afflitti da guerre civili;
  •   tasso di interesse e il dollaro USA: tassi di interesse bassi favoriscono lo sviluppo economico e nuovi investimenti (aumentando il consumo di materie prime); controllare l’andamento del dollaro USA è importante perché quasi tutte le materie prime vengono comprate e vendute in dollari americani.

Oltre all’elenco riportato sopra, di base però il fattore principale che influenza il mercato delle materie prime è sicuramente il rapporto tra domanda e offerta, ovvero tra la quantità richiesta di una determinata materia prima e la quantità che viene effettivamente prodotta.

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Come possono la domanda e l’offerta influenzare l’andamento del mercato delle materie prime?

  • Se aumenta la domanda di una commodity specifica, anche il suo prezzo aumenterà sul mercato (perché ci sono più persone disposte a comprarla).
  • Il prezzo di una materia prima aumenterà però anche durante un calo dell’offerta: meno materia prima circola, più scarse sono le quantità messe in vendita e quindi più denaro si dovrà spendere per accaparrarsi le poche quantità in circolazione.
  • I prezzi delle materie prime, invece, sono destinati a diminuire in caso ci sia un calo della domanda ma un aumento dell’offerta.
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Come scegliere le materie prime per il trading

Al giorno d’oggi, gli investitori retail, quindi i piccoli trader che spesso operano da casa, possono investire sulle commodities in tanti modi diversi. Ma su quali materie prime investire?  Come abbiamo visto, il mercato delle materie prime è molto ampio: a seconda del broker dove ci si iscrive, si avrà accesso a una serie di materie prime differenti. 

Indipendentemente dal numero di materie prime che sono disponibili sulla piattaforma del broker, per scegliere le materie prime per il commodity trading bisogna tenere in considerazione:

  • conoscenza delle materie prime;
  • liquidità e volatilità delle commodities;
  • notizie e analisi fondamentale.

Ogni materia prima si posiziona in un mercato differente: è quindi impensabile decidere di investire su troppe materie prime contemporaneamente, specialmente se non si ha mai fatto commodity trading prima d’ora. Se si hanno già delle conoscenze e informazioni su una determinata materia prima (magari perché legata al proprio settore di lavoro), allora è bene iniziare da quella.

Per capire al meglio le logiche dietro l’andamento dei prezzi delle materie prime, bisogna poi leggere testate e siti di notizie specializzati nel trading online e nel trading di materie prime (per esempio: Milano Finanza e Il Sole 24 Ore; all’estero ci sono Bloomberg, The Wall Street Journal, Reuters e Market Watch). Inoltre, l’analisi fondamentale può aiutare a comprendere tutti i fattori che influenzano il mercato delle materie prime: non si analizzeranno solo le singole materie prime, ma anche tutto ciò che gira intorno ai loro mercati.

Attenzione poi alla liquidità e volatilità nel commodity trading. I mercati delle materie prime come petrolio od oro, sicuramente dispongono di una maggiore liquidità: tantissimi sono gli investitori che operano quotidianamente con queste materie. Invece materie prime come soia e mais, sicuramente attraggono meno trader.

Maggiore la liquidità, più semplici e rapide saranno le operazioni di trading (apertura e chiusura delle posizioni): si dovrebbe iniziare quindi con materie prime che abbiano grandi volumi di trading. La volatilità varia da materia prima a materia prima ed è spesso fortemente legata alle notizie finanziarie, che possono convincere molti speculatori a investire su una materia prima piuttosto che un’altra (influenzando così rapidamente l’andamento del prezzo).

Sulla piattaforma di eToro, l’andamento dei prezzi delle materie prime può essere controllato grazie a comodi grafici già integrati nella piattaforma, per rimanere sempre informati sull’andamento dei prezzi.

Come piazzare un commercio di materie prime su eToro

Il broker eToro permette di aprire un conto di trading demo o con soldi reali sulla propria piattaforma. Chiunque fosse intenzionato a provare il trading di commodities può così fare affidamento sulla piattaforma di trading di eToroaccessibile comodamente via Internet.

Parliamo di una piattaforma dall’interfaccia grafica pulita e intuitiva: con pochi click si può avere la panoramica generale sui vari mercati e asset disponibili. Anche il procedimento per piazzare un ordine su eToro è alquanto semplice. Per la precisione, bisogna:

  •   accedere o creare un account sul sito del broker;
  •   una volta dentro la piattaforma di trading, dirigetevi nella sezione Mercati dal menù laterale e poi scegliete “materie prime” per vedere la lista di commodities disponibili;
  •   scegliete la materia prima che avete intenzione di comprare o vendere, poi selezionate il tasto “Investi”;
  •   vi apparirà una nuova schermata: dovete scegliere “VENDI” o “ACQUISTA” a seconda del tipo di operazione che volete effettuare (rispettivamente un investimento al ribasso o rialzo);
  •   inserite l’unità o l’importo (in dollari) relativo alla quantità di materia prima su cui volete investire;
  •   ricordatevi di impostare il livello di stop loss e take profit, così come la leva finanziaria da utilizzare;
  •   infine, confermate il tutto selezionando “Imposta ordine”.

Inoltre, in questa schermata si possono anche visualizzare gli importi relativi alle commissioni overnight per tenere aperta la propria posizione durante la notte (visibili in basso nella schermata). Ricordiamo poi che per avere maggiori informazioni sui mercati, si può sempre consultare la sezione notizie e analisi di eToro. Un passaggio fondamentale, visto che come abbiamo visto, i prezzi delle materie prime sono influenzati da svariati fattori.

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Modi alternativi di fare trading di materie prime su eToro

Tra i tanti modi per fare trading di commodities, esistono anche metodi alternativi per investire nel mercato delle materie prime. Per esempio, si possono usare gli ETF, acronimo di “exchange traded funds”. Si tratta di fondi che sono quotati in borsa e che vengono negoziati come i normali titoli azionari.

Gli ETF sono nati negli USA nel 1993: venivano negoziati inizialmente all’AMEX (oggi conosciuto come NYSE American, una borsa valori situata a New York). I primi ETF replicavano l’andamento dell’indice Standard & Poor 500. Replicare è il termine esatto, perché lo scopo di un fondo ETF è quello di replicare l’andamento di un indice azionario, di materie prime, titoli obbligazionari o anche un paniere di asset differenti (legati magari a un determinato settore industriale).

Fare trading ETF di materie prime è un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Sulla piattaforma di trading di eToro sono disponibili vari tipi di ETF, tra i quali spiccano per esempio:

  •   ETF SPDR Gold (ticket: GLD), che replica l’andamento del prezzo dell’oro;
  •   ETF iShares Silver Trust (ticket: SLV), che replica l’andamento del valore dell’argento;
  •   ETF Teucrium Corn Fund (ticket: CORN), che replica l’andamento del prezzo del mais;
  •   ETF Teucrium Wheat Fund (ticket: WEAT), che replica l’andamento del valore del grano.

In teoria poi, si può investire indirettamente sulle materie prime se si comprano titoli azionari di società che operano in quel settore. Per esempio, se acquistiamo le azioni di una compagnia petrolifera, stiamo investendo anche sul settore delle materie prime (visto che l’andamento della compagnia è legato a filo diretto al valore del petrolio). Alcuni titoli azionari legati al mercato delle materie prime sono:

  •   BP (ticker: BP.L), ovvero la BP plc (conosciuta prima come British Petroleum), una delle principali società che opera nel campo dell’estrazione del petrolio;
  •   Barrick Gold (ticker: GOLD), che rappresenta la più grande società di estrazione dell’oro al mondo;
  •   Southern Copper Corp (ticker: SCCO), una delle principali società produttrici di rame nel mondo.

Rischi del trading di materie prime

Come ogni forma di investimento, anche il commodity trading nasconde dei rischi. Tra i principali vi è il cosiddetto “price risk”, ovvero il rischio di prezzo. Si tratta della potenziale svalutazione di un asset (o di un portfolio di asset) nel corso del tempo.

È un rischio sempre presente nei mercati: prevedere l’andamento dei mercati finanziari, ma anche quello delle commodities, non è semplice e richiede uno studio attento e preciso. Inoltre entra in gioco la percezione del rischio nel trading: ogni investitore ha una soglia di tollerabilità per il rischio diversa ed è bene capire subito quale è il proprio livello di rischio che si può sostenere.

Per gestire al meglio il rischio legato al trading di commodities è consigliabile usare i seguenti strumenti per impostare delle strategie di trading per le materie prime:

  • analisi tecnica: permette di analizzare i grafici;
  • analisi fondamentale: consente di analizzare le società che operano nel settore delle materie prime;
  • calendario macroeconomico: per rimanere sempre aggiornati su tutti gli eventi e dati finanziari;
  • social trading: seguendo e copiando le operazioni di altri trader più esperti, potrete comprendere al meglio le logiche del mercato e anche diversificare il vostro portfolio;
  • reddit e forum specializzati: cercare informazioni su forum e siti specializzati permette di scoprire le opinioni e analisi di altri utenti.

Non scordiamoci poi dell’effetto leva e del “leverage risk”: la leva finanziaria permette di aumentare il capitale a disposizione per gli investimenti. Ciò però comporta anche una maggiore esposizione sui mercati, quindi è uno strumento da usare con cautela. Per i trader professionisti e con maggiore esperienza, il broker eToro offre anche account professionali per il trading, che dispongono di funzioni aggiuntive e anche di leve finanziarie più grandi.

Prima di arrivare alla conclusione di questa guida per il commodity trading, abbiamo una lista di consigli che ogni trader dovrebbe seguire:

  • usare sempre stop loss e take profit: si tratta di due strumenti utilissimi per gestire il livello di rischio, che permettono di limitare le perdite e massimizzare i propri profitti;
  • determinare in anticipo gli importi da investire: per ogni posizione che si apre, bisogna sempre sapere quale cifra allocare; ricordate di diversificare gli investimenti e di partire con piccole cifre (mai investire percentuali troppo grandi del capitale a disposizione);
  • diversificare il portfolio di investimenti: si può cominciare con lo scegliere circa 3-5 materie prime su cui investire un parte del proprio capitale.

Sommario

La guida al commodity trading di eToro è giunta al termine: sono stati condivisi tanti consigli utili per chi si sta avvicinando per la prima volta al trading di materie prime. Si tratta di un mercato molto interessante e differente rispetto a quello azionario: nel mercato delle materie prime i prezzi possono essere influenzati da molti più fattori.

Nonostante ciò, investire nelle materie prime significa accedere a nuove opportunità in tanti mercati differenti. Le migliori piattaforme di trading, come quella di eToro, permettono di fare trading di commodities su un’ampia scelta di asset. E inoltre, tutti i trader alle prime armi hanno la possibilità di scoprire il mondo delle materie prime usando un account demo con del capitale virtuale (evitando così di esporsi sui mercati con soldi reali).

Osserva le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime su eToro


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