L’indice di inflazione preferito dalla Federal Reserve rispetta le previsioni

Inflazione, reddito e spesa: il report PCE di gennaio rivela un quadro economico complesso con impatti sui mercati finanziari.

L'indice di inflazione preferito dalla Federal Reserve rispetta le previsioni
2' di lettura

L’indice di inflazione preferito dalla Federal Reserve – l’indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE) – ha rispettato le aspettative a gennaio, sottolineando i progressi nel percorso verso l’obiettivo di inflazione del 2%.

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Prima della pubblicazione, i trader si erano orientati verso la probabilità di un taglio dei tassi della Fed entro la fine del primo semestre.

Report PCE di gennaio: punti salienti

Misura Gennaio 2024 Dicembre 2023 Previsto
Inflazione PCE (anno su anno) 2,4% 2,6% 2,4%
Inflazione PCE (mese su mese) 0,3% 0,2% 0,3%
Inflazione PCE core (anno su anno) 2,8% 2,9% 2,8%
Inflazione PCE core (mese su mese) 0,4% 0,2% 0,4%
  • Il tasso di inflazione PCE annuale è sceso leggermente dal 2,6% di dicembre 2023 al 2,4% di gennaio 2024, rispettando il calo previsto al 2,4%, secondo il report del Bureau of Economic Analysis (BEA) pubblicato giovedì.
  • Su base mensile, l’indice dei prezzi PCE è salito dello 0,3%, migliorando il ritmo rispetto all’aumento dello 0,2% del mese precedente e rispettando le aspettative.
  • Escludendo l’energia e gli alimenti, l’indice PCE core ha registrato un’impennata su base annua del 2,8%, in calo rispetto al 2,9% di dicembre e in linea con il calo previsto al 2,8%.
  • Mese su mese, il PCE core è aumentato dello 0,4%, in accelerazione rispetto allo 0,2% di dicembre e in linea con lo 0,4% previsto.
  • Contemporaneamente, il reddito personale ha registrato un aumento dell’1% a gennaio, significativamente superiore allo 0,3% del mese precedente e ben al di sopra delle aspettative dello 0,4%.
  • Tuttavia, la spesa personale è aumentata solo dello 0,2% mese su mese, segnando un rallentamento rispetto all’aumento dello 0,7% del mese precedente e corrispondendo alle aspettative.
  • Le richieste settimanali di disoccupazione sono aumentate da 202.000 a 215.000 per la settimana terminata il 24 febbraio, leggermente al di sopra delle aspettative di 210.000.

Le prime reazioni del mercato: rendimento del dollaro in rialzo

Prima dell’apertura dei mercati a Wall Street, i rendimenti dei titoli del tesoro statunitensi sono scesi in tutti i settori, con il rendimento di riferimento a 10 anni che è sceso al 4,28%, pochi minuti dopo la pubblicazione del PCE.

L’indice del dollaro statunitense (DXY), seguito dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), è diminuito leggermente.

Foto tramite Shutterstock