A parlare espressamente di pericolo per l’umanità è Elon Musk che in una lettera chiede di fermare lo sviluppo di nuove intelligenze artificiali più evolute di GPT-4
Nel corso dell’umanità ci sono state singolarità nello sviluppo tecnologico che non solo hanno segnato il presente dell’epoca in cui sono avvenute, ma anche dei miliardi di persone che hanno calpestato il suolo del nostro pianeta da quel momento in poi. E senza volerle mettere alla pari di fuoco, ruota, agricoltura, scrittura, stampa o elettricità, le intelligenze artificiali si candidano seriamente a essere posizionate sullo stesso livello dell’avvento di internet e della telefonia mobile.
TIMORI ECCELLENTI
Mentre i più fini intellettuali si arrovellano ultimamente in discettazioni sulle implicazioni delle IA, che ci vogliono rispettivamente più produttivi o più disoccupati a seconda dei punti di vista, è di queste ore un grido d’allarme che invece ci vuole semplicemente meno sicuri. E a lanciarlo è nientemeno che Elon Musk, che in questi anni si è più volte lanciato in strali contro le intelligenze artificiali, salvo poi investire in OpenAI e dotare le sue Tesla di guida autonoma. Ma al di là delle (molte) incongruenze del controverso miliardario sudafricano, è di queste ore la sua richiesta, supportata da un gruppo di esperti di intelligenze artificiali e dirigenti del settore, di una pausa di sei mesi nell’addestramento dei sistemi più potenti del già iperbolico GPT-4 appena lanciato da OpenAI. Le ragioni? Nientemeno che potenziali rischi per la società e l’umanità…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.