Martedì Wall Street ha registrato un rialzo grazie all’approssimarsi dell’accordo sulle misure di stimolo fiscale per combattere la crisi coronavirus; nelle prime contrattazioni di mercoledì i futures statunitensi sono in territorio positivo, con quelli sull’indice Dow Jones in aumento dello 0,11% e quelli sull’S&P 500 in leggera crescita dello 0,12% (al momento della pubblicazione).
I mercati azionari europei stanno però contrastando il trend positivo osservato sia negli Stati Uniti che in Asia, registrando perdite per il terzo giorno consecutivo; una serie di dati economici contrastanti provenienti da tutto il continente, l’aumento dei casi di coronavirus e i commenti fatti martedì dai membri della Banca Centrale Europea (BCE) stanno avendo un peso sui mercati.
Al momento della pubblicazione, l’indice Euro Stoxx 50 è in brusca flessione dello 0,81%; martedì la presidente della BCE Christine Lagarde ha parlato del rischio economico al ribasso dovuto all’aumento dei casi di coronavirus. Mercoledì gli investitori ascolteranno le analisi di vari membri della BCE, nella speranza di sentir parlare di misure di stimolo.
All’inizio della sessione di scambi il FTSE 100 di Londra è sceso dell’1,2% a causa del calo dei titoli nella maggior parte dei settori. A settembre l’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna è cresciuto su base mensile dello 0,4%, mancando le stime di consenso degli analisti, che prevedevano una crescita dello 0,5%. La forza della sterlina nei confronti dell’euro e del dollaro sta pesando sull’andamento delle azioni.
L’output dell’indice dei prezzi alla produzione in Regno Unito per settembre è diminuito su base mensile dello 0,1%, contro una crescita prevista dello 0,1%. L’indebitamento netto del settore pubblico è bruscamente aumentato a quota 35,37 miliardi di sterline, mancando le stime di consenso, che si attestavano a 32,40 miliardi di sterline. L’indice dei prezzi al dettaglio è aumentato su base mensile dello 0,3%, mancando anche in questo caso le stime di consenso, che prevedevano una crescita dello 0,4%. Nella tarda giornata di mercoledì gli investitori ascolteranno il discorso del vice governatore della Banca d’Inghilterra David Ramsden.
Al momento della pubblicazione, l’indice tedesco DAX 30 è in calo dell’1,05%, dettato principalmente dalla flessione dei titoli di media, tecnologici, di vendita al dettaglio e sanitari.
All’ultimo controllo, l’indice francese CAC 40 perdeva l’1,16%, trascinato al ribasso dal calo dei titoli energetici e sanitari ma parzialmente compensato dai guadagni in quelli finanziari e tecnologici. Per la giornata di mercoledì non sono previsti eventi economici di rilievo in Francia.
L’indice spagnolo IBEX perde lo 0,47%, spinto in territorio negativo dai titoli tecnologici e da quelli del settore dei materiali. Per la giornata di mercoledì non sono previsti eventi economici di rilievo in Spagna.
Trading sul forex: i futures sull’indice del dollaro sono scesi dello 0,32%, a 92,763; il dollaro si è indebolito dello 0,28% contro l’euro, a 1,1854 dollari ed è bruscamente sceso dello 0,79% contro la sterlina, a 1,3048 dollari.
ETF valutari da tenere d’occhio: Invesco CurrencyShares Euro Trust ETF (NYSE:FXE), Invesco CurrencyShares British Pound Sterling Trust ETF (NYSE:FXB) e Invesco DB USD Bullish ETF (NYSE:UUP).