Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) sta assumendo per una posizione lavorativa da remoto che prevede la risoluzione delle lamentele sui social rivolte all’amministratore delegato Elon Musk.
Cosa è successo: il ruolo nel servizio clienti richiede che il dipendente “fornisca un eccellente servizio clienti incentrato sulla persona e sulla soluzione al problema”, secondo quanto si legge nel sito web di Tesla.
In precedenza le specifiche del ruolo richiedevano che il candidato fosse in grado di affrontare “le escalation sui social media dirette al CEO”, come ha riferito Electrek; al momento della pubblicazione, questa parte della descrizione era però stata omessa dal sito web della casa automobilistica.
“Il ruolo di uno specialista è quello di risolvere o dare priorità ai reclami attraverso canali appropriati e di affrontare le escalation sui social media dirette al CEO con pensiero critico; tenere fede alle Misure di Eccellenza di Tesla, svolgere altri compiti e incarichi, inclusi progetti amministrativi e speciali”, afferma la descrizione del lavoro, secondo Electrek.
Perché è importante: Musk è un utente appassionato della piattaforma Twitter Inc (NYSE:TWTR), sulla quale ha recentemente rivelato di aver finanziato l’applicazione di messaggistica Signal, rivale di WhatsApp – consociata di Facebook Inc (NASDAQ:FB).
I 42,6 milioni di follower dell’imprenditore su Twitter sono spesso testimoni delle sue bizzarrie, come quella di mettere in vendita pantaloncini corti di raso rosso sul sito web dell’azienda.
In passato la piattaforma social ha anche rappresentato un modo affinché i clienti in difficoltà potessero rivolgersi a Musk e per la risoluzione dei loro problemi in sospeso.
L’anno scorso, l’autore Nassim Nicholas Taleb si è infatti lamentato con Musk delle sue spiacevoli esperienze con il team del servizio clienti di Tesla in merito ad un acquisto effettuato per sbaglio; in seguito Taleb è stato rimborsato.
Movimento dei prezzi: martedì le azioni Tesla hanno chiuso in verde di quasi il 2,2% a 844,55 dollari e nell’after-market hanno poi perso lo 0,15%.
Foto di Daniel Oberhaus su Flickr