Il cambio Euro/Dollaro continua a mantenere i riflettori puntati su di sé. Dopo un giugno all’insegna della ripresa, nella giornata del 2 luglio la coppia valutaria ha mostrato un movimento di consolidamento attorno a quota 1,18, aprendo però spiragli per un possibile nuovo slancio rialzista. Gli occhi degli analisti sono ora puntati su un obiettivo chiave: il test dei livelli di settembre 2021, attorno a 1,19 dollari.
Cosa è successo
La dinamica recente del cambio è stata guidata da una tendenza di fondo che rimane strutturalmente positiva. Indicatori tecnici come il MACD e il Parabolic SAR confermano uno scenario ancora favorevole all’euro, mentre l’RSI – indice di forza relativa – si mantiene in crescita, vicino ai 70 punti ma senza ancora toccare soglie di ipercomprato.
Questa fase di equilibrio potrebbe dunque essere solo una pausa strategica prima di un nuovo affondo verso l’alto. I mercati stanno osservando con attenzione la tenuta di quota 1,18, considerata una resistenza psicologica e tecnica di breve periodo. Un suo superamento aprirebbe la strada al target successivo: 1,20 dollari, soglia simbolica e tecnica di forte rilevanza.
Perché è importante
Al momento, non si intravedono segnali solidi per un’inversione ribassista. Solo un ritorno sotto il supporto a 1,145 dollari potrebbe generare preoccupazioni e innescare vendite. Più probabile, invece, un breve ritracciamento tecnico, utile a scaricare l’eccesso di forza, prima di un nuovo tentativo di accelerazione verso l’alto.
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Foto: stanislaw mikulski/shutterstock