Dan Ives di Wedbush Securities, uno dei più schietti sostenitori del settore tech di Wall Street, afferma che il boom dell’intelligenza artificiale è ancora nelle sue fasi iniziali – sono circa le 22:30 alla festa dell’IA – mentre trilioni di investimenti globali vengono riversati in quella che lui definisce la “quarta rivoluzione industriale”.
Dan Ives: il boom dell’intelligenza artificiale è ancora agli inizi
Intervenendo giovedì al podcast The Important Part di SoFi, Ives ha affermato che, nonostante i titoli di giornali che definiscono l’IA come una bolla, il ciclo dell’innovazione è ancora agli inizi.
“Abbiamo affermato che questa festa dell’intelligenza artificiale è iniziata alle 21:00 e sarebbe durata fino alle 4:00”, ha spiegato. “Ora sono le 22:30, quindi siamo ancora all’inizio della serata”.
Ha paragonato l’entusiasmo del mercato odierno al boom di Internet dei primi anni 2000, ma ha sostenuto che questo ciclo è guidato da progressi tangibili.
“I ribassisti guardano il locale dall’esterno attraverso le finestre”, ha affermato. “Alle 6 del mattino, quando i rialzisti e i ribassisti si incontreranno, i rialzisti avranno trascorso una notte molto migliore”.
Ives ritiene che solo una parte delle opportunità sia stata realizzata.
“Solo circa il 3% delle imprese negli Stati Uniti ha intrapreso la strada dell’intelligenza artificiale”, ha osservato, prevedendo una “massiccia adozione” in futuro, man mano che le aziende integreranno l’intelligenza artificiale generativa nelle loro operazioni principali.
Previsioni su robot, auto a guida autonoma e un’esplosione della spesa
Ives, che si occupa di tecnologia dagli anni ’90, prevede che entro il 2030 una famiglia su 12-15 avrà un robot umanoide e che il 20% dei veicoli sarà autonomo.
Ha descritto il prossimo decennio come “il secondo inning” di una partita di nove inning, aggiungendo che saranno spesi trilioni di dollari in infrastrutture di IA, dai chip ai data center.
Ha definito i prossimi cinque anni un “semaforo verde per la tecnologia” alla luce dei previsti tagli dei tassi da parte della Fed e delle riserve di liquidità record delle aziende.
Wall Street divisa sul fatto che l’IA sia una bolla
Mentre Ives prevede anni di espansione, altri invitano alla cautela. Il CEO di JPMorgan Jamie Dimon ha avvertito che l’impatto dell’IA potrebbe sostituire i posti di lavoro a un ritmo tale da causare gravi problemi, mentre gli economisti del FMI hanno paragonato l’impennata degli investimenti all’era delle dot-com.
L’analista di Bank of America Securities Vivek Arya ha osservato che le preoccupazioni relative al finanziamento dei fornitori nel settore dei semiconduttori statunitense sono in gran parte esagerate.
L’investitore Steve Eisman, famoso per aver previsto la crisi finanziaria del 2008, ha lanciato un avvertimento sul fatto che l’economia statunitense sta diventando sempre più dipendente dalla spesa in conto capitale legata all’intelligenza artificiale.
L’economista Justin Wolfers ha condiviso preoccupazioni simili, sottolineando che le “parti non legate all’intelligenza artificiale” dell’economia sono in fase di stagnazione, mentre il capo economista di Moody’s Analytics, Mark Zandi, ha aggiunto che 22 stati stanno già vivendo una contrazione economica.
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Foto: YAKOBCHUK V via Shutterstock