Il presidente cinese Xi Jinping, esprimendosi in modo “franco”, ha esortato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a cessare l’approvvigionamento di armi a Taiwan.
Cosa è successo
Xi ha chiesto agli Stati Uniti di smettere di armare Taiwan e di sostenere la pacifica riunificazione della Cina, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri cinese.
Xi ha anche sottolineato che la riunificazione di Taiwan con la Cina è “inevitabile”.
“Il lato americano dovrebbe… smettere di armare Taiwan e sostenere la pacifica riunificazione della Cina. La Cina realizzerà la riunificazione e questo è inevitabile”, ha detto Xi a Biden.
I due leader hanno concordato di ripristinare le comunicazioni militari “sulla base dell’uguaglianza e del rispetto”, riporta i media statali cinesi.
Oltre alla ripresa dei colloqui militari, Biden e Xi hanno acconsentito a istituire dialoghi governativi congiunti su questioni di intelligenza artificiale e un gruppo di lavoro sulla cooperazione antidroga.
Perché è importante
L’ultima serie di colloqui militari tra le due superpotenze era stata interrotta dall’agosto dell’anno scorso dopo una visita a Taiwan dell’allora presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi nell’agosto del 2022.
I colloqui faccia a faccia tra il presidente Biden e il presidente Xi sono durati circa quattro ore e hanno coperto una serie di questioni che stanno mettendo a dura prova le relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina e hanno portato ad un impegno per una comunicazione più stretta tra i due paesi. Xi ha anche espresso il suo dissenso per le sanzioni degli Stati Uniti e altre azioni contro le aziende cinesi, affermando che queste “ledono gravemente gli interessi legittimi della Cina”.
Nel frattempo, Biden ha attribuito l’esito positivo del loro incontro al fatto di “parlare, essere schietti l’uno con l’altro in modo che non ci sia alcun malinteso”.
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