Nio, la carenza di chip costringe a fermare la produzione

A causa della stretta sui semiconduttori la casa automobilistica ha previsto un numero inferiore di consegne per il primo trimestre

Nio, la carenza di chip costringe a fermare la produzione
2' di lettura

La carenza globale di chip sta colpendo duramente le case automobilistiche, come dimostra un annuncio fatto venerdì dal produttore cinese di veicoli elettrici NIO Limited (NYSE:NIO).

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Cosa è successo: a partire dal 29 marzo, Nio fermerà temporaneamente l’attività di produzione auto nell’impianto produttivo JAC-NIO di Hefei, come affermato dalla società in una nota.

L’interruzione è dovuta a una carenza nella fornitura di semiconduttori, ha aggiunto la società.

Di conseguenza, Nio ha ridotto le consegne previste per il primo trimestre da 20.000-20.500 a 19.500 veicoli.

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Perché è importante: la notizia giunge in un momento in cui Nio ha osservato una leggera perdita di momentum nelle vendite auto; dopo aver registrato consegne record di 7.225 veicoli a gennaio, per il mese di febbraio le vendite sono diminuite su base mensile a 5.578 unità.

In base a queste cifre, la casa automobilistica punta a un obiettivo di vendita di 6.697 veicoli per il mese di marzo.

Durante la chiamata degli utili del quarto trimestre, l’amministratore delegato William Li aveva suggerito che in quel momento la casa automobilistica avesse una fornitura di chip sufficiente per supportare la produzione, accennando però a un calo della produzione nel secondo trimestre.

“Crediamo che per il secondo trimestre dovremmo avere una fornitura di chip sufficiente per soddisfare la nostra domanda di base, ma il rischio è ancora piuttosto elevato”, aveva detto Li all’epoca.

Nio, comunque, non è l’unica azienda a dover affrontare questa situazione: la crescente domanda, all’indomani della pandemia, da parte dei settori che fanno leva sui contesti del “lavoro da casa” e dello “studio da casa” ha esercitato una certa pressione sulla supply chain dei chip; dato che quella dei semiconduttori è un’industria ad alta intensità di produzione, è estremamente difficile rendere operativo un maggiore volume di produzione in maniera rapida.

Il colosso sudcoreano dell’elettronica Samsung dovrebbe posticipare il lancio dell’ultima versione del suo Galaxy Note 21 proprio a causa della carenza di chip.

Alcune case automobilistiche tradizionali, fra cui General Motors Company (NYSE:GM) e Ford Motor Company (NYSE:F), hanno annunciato tagli alla produzione nei loro stabilimenti nordamericani, adducendo il suddetto problema.

Anche l’industria automobilistica cinese sta soffrendo, con la produzione auto di gennaio in calo di circa il 15% su base mensile.

Nella sessione pre-market di venerdì, le azioni Nio hanno perso lo 0,50% a 37,75 dollari.

Foto per gentile concessione di Nio