Chip M1 Pro/Max, Apple batte “Intel al suo stesso gioco”

I nuovi processori saranno un “punto di svolta”: è quanto affermano gli analisti dopo l’evento ‘Unleashed’ del colosso tech di Cupertino

Chip M1 Pro/Max, Apple batte “Intel al suo stesso gioco”
2' di lettura

Gli analisti che hanno seguito l’evento ‘Unleashed’ di Apple Inc (NASDAQ:AAPL) definiscono l’arrivo dei chip M1 Pro e M1 Max come un “punto di svolta” e un segnale che il colosso tech darà del filo da torcere a Intel Corporation (NASDAQ:INTC).

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La mossa rivoluzionaria di Apple

Daniel Ives, analista di Wedbush che offre un rating ‘Outperform’ sulla società guidata da Tim Cook e un target price a 12 mesi di 185 dollari, ha affermato in una nota che “il processore proprietario M1 Pro/Max è la parte fondamentale di questo MacBook, e crediamo che alla fine sarà un punto di svolta che convertirà oltre il 30% degli attuali utenti MacBook verso l’aggiornamento nel corso del prossimo anno, catalizzando la crescita su questo segmento hardware”.

Ives ha osservato che i fedelissimi del Mac hanno atteso il rilascio di questi chip negli ultimi sei mesi, poiché “Cupertino continua a essere nel mezzo del suo maggior ciclo di aggiornamento hardware da circa un decennio a questa parte, con l’evento di oggi che si aggiunge a questi fattori positivi”.

Apple vince la partita contro Intel

Gene Munster, co-fondatore di Loup Ventures, ha dichiarato in una nota che gli annunci di Apple hanno evidenziato i progressi compiuti dal colosso tech nel settore dei chip.

“Cinque anni fa, il pensiero che Apple potesse progettare un chip in grado di competere o di superare le specifiche di Intel era inverosimile”, ha scritto Munster.

“La nostra opinione è che Apple stia battendo Intel al suo stesso gioco, con i chip che offrono un’esperienza Mac migliore rispetto alle macchine basate su Intel”.

Munster ha osservato che l’utilizzo dei chip ARM al posto di quelli realizzati da Intel “rafforza l’ecosistema Apple”.

L’analista ha dichiarato che in passato le app iOS dovevano essere riconfigurate e personalizzate per macOS, il che richiedeva sia tempo che denaro, ma “ora che sia iPhone che Mac funzionano su chip Apple basati su ARM, le app iOS possono essere distribuite di default su macOS”.

Secondo Munster, gli sviluppatori Apple, i consumatori e l’azienda stessa beneficiano dell’incursione della società di Cupertino nell’industria dei semiconduttori.

Movimento dei prezzi

Le azioni Apple hanno chiuso la sessione regolare di lunedì in rialzo di quasi l’1,2% a 146,55 dollari e nella sessione after-hours hanno guadagnato lo 0,14%.

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Foto gentilmente concessa da Apple