NVIDIA Corp. (NASDAQ:NVDA) ha registrato un calo del 5% nel pomeriggio di martedì dopo la notizia secondo cui gli Stati Uniti starebbero implementando nuove restrizioni sulle esportazioni di intelligenza artificiale in Cina.
In base alle vecchie restrizioni, Nvidia era autorizzata a esportare versioni rallentate dei suoi chip H800 e A800, ma ora l’azienda non potrà più venderli in Cina.
La guerra sui chip
Le regolamentazioni fanno parte degli sforzi dell’amministrazione Biden per rallentare lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale in Cina, che preoccupano gli ufficiali statunitensi per un loro possibile utilizzo militare.
Il titolo di Nvidia è stato uno dei grandi vincitori del 2023, in rialzo di oltre il 200% YTD nonostante la recente flessione. Altri titoli di chip come Broadcom Inc (NASDAQ:AVGO), Intel Corporation (NASDAQ:INTC), Marvell Technology Inc (NASDAQ:MRVL) hanno registrato un calo martedì per le preoccupazioni circa il fatto che le nuove regolamentazioni degli Stati Uniti possano avere un impatto sulle esportazioni.
Aumentano le tensioni
Questo è stato l’ultimo sviluppo nelle crescenti tensioni economiche tra Cina e Stati Uniti.
L’amministrazione Biden ha infatti mantenuto le tariffe e le altre misure severe dell’amministrazione Trump sulla Cina, e parte della politica economica di Biden è stata quella di investire nell’infrastruttura negli Stati Uniti nel tentativo di competere con la Cina.
L’anno scorso, la presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi ha visitato Taiwan per dimostrare il sostegno degli Stati Uniti all’isola, contrariando molti alti funzionari cinesi. Di conseguenza, la Cina si è ritirata dai negoziati sul cambiamento climatico con gli Stati Uniti.
La recente restrizione sulle esportazioni di chip AI ha probabilmente segnalato che le relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina non stanno migliorando.
Il KraneShares CSI China Internet ETF (NYSE:KWEB), che segue molte grandi aziende cinesi di internet e tecnologia, è in calo di quasi il 15% YTD.
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