Michael Saylor, fondatore di MicroStrategy (NASDAQ:MSTR), ritiene che il panorama delle criptovalute sia pronto per un cambiamento sismico verso un modello incentrato sul Bitcoin (CRYPTO:BTC).
La criptovaluta più grande del mondo si pone da sola come asset di livello istituzionale e le dinamiche normative suggeriscono un eventuale restringimento dell’attenzione del settore verso il Bitcoin, ha spiegato Saylor a Bloomberg.
“Dal 2020 MicroStrategy ritiene che l’unico asset di livello istituzionale sia il bitcoin”, ha dichiarato Saylor. “È abbastanza chiaro che le autorità di regolamentazione non vedono un percorso legittimo per le criptovalute… E quindi l’intero settore è destinato a ridursi a un’industria incentrata sul Bitcoin con forse una mezza dozzina o una dozzina di altri token proof of work”.
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha in corso una causa sia con Binance (CRYPTO:BNB) che con Coinbase (NASDAQ:COIN). Tra i 19 token citati nelle cause, il Bitcoin è nettamente assente.
Gary Gensler, presidente della SEC, ha affermato in passato che il Bitcoin si qualifica come una commodity.
MicroStrategy, sotto la guida di Saylor, ha intrapreso il suo percorso di acquisizione di Bitcoin nel 2020, salutandolo come una riserva di valore ineguagliabile rispetto a beni tradizionali come l’oro.
Ad oggi, la società vanta un tesoro di circa 140.000 Bitcoin, pari a ben 4 miliardi di dollari.
Sottolineando l’affollamento dello spazio delle criptovalute, con circa 25.000 contendenti, Saylor ha sottolineato la chiarezza che sta emergendo tra le masse sul fatto che il Bitcoin non ha rivali nel suo spazio. È ottimista sul fatto che questa crescente consapevolezza catalizzerà un’impennata del valore del Bitcoin, prevedendo un aumento di dieci volte.
“Alla fine ho fiducia che gli exchange di criptovalute si renderanno conto che il Bitcoin è davvero l’asset dominante in questo spazio e che i loro modelli di business vanno bene quando il Bitcoin sale di un fattore 10”, ha detto Saylor.