Negli ultimi anni, le criptovalute sono entrate a far parte della vita professionale di molti investitori grazie alla progressiva adozione che questa classe di attività ha raggiunto. Dunque, dato che non si tratta più di un mondo sconosciuto, possono essere prese in considerazione come parte del proprio portafoglio di investimenti.
Al termine della lettura di questa guida per principianti, saprai cosa sono le criptovalute, come e quando sono nate, quali sono i loro meccanismi di funzionamento e l’utilità delle criptovalute in un mondo dove le transazioni economiche passano in gran parte attraverso i canali digitali.
Storia delle criptovalute
Il primo progetto riuscito di una criptovaluta (cryptocurrency in inglese) è bitcon, tuttavia l’idea del denaro digitale negli ambienti universitari circolava da alcuni decenni e già nel 1985 nell’Università di Berkely, in California, il professore David Chaum, con un breve elaborato, dava vita al movimento cypherpunk. Questo movimento gettò le basi ideologiche e tecniche che hanno dato in seguito vita a numerosi esperimenti, fino a giungere alle attuali criptomonete.
Lo stesso Chaum ideò la valuta digitale ecash, che possiamo considerare la prima della storia. Il suo progetto non ebbe successo, ma grazie al gruppo di esperti di cui riuscì ad attirare l’attenzione, nacquero hashcash di Adam Back (1997), b-money di Wei Dai (1998) e bit gold di Nick Szabo (1998).
Il significato del termine criptovaluta deriva da questi primi tentativi, perché tutti basavano i loro principi di funzionamento sulla crittografia a chiave pubblica, un meccanismo (perfezionato nel tempo) in grado di garantire la privacy degli utilizzatori.
Il fallimento dei predecessori di bitcoin (CRYPTO:BTC) servì all’inventore di quest’ultimo per perfezionare il suo sistema di pagamento, facendo tesoro dei progressi raggiunti da ciascun progetto precursore.
Il passo definitivo e la nascita delle criptovalute è giunto alla fine del 2008, quando l’anonimo inventore del sistema di pagamento bitcoin, Satoshi Nakamoto, ha presentato la versione definitiva del suo progetto attraverso il “Bitcoin White Paper”. Si tratta di un documento di sole nove pagine in cui l’autore spiega sinteticamente l’innovazione che il sistema ha apportato al mondo delle criptovalute, la cui storia, da quel momento, ha vissuto un’evoluzione sorprendente che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Bitcoin è la prima criptovaluta?
Bitcoin non è quindi esattamente la prima criptovaluta in assoluto della storia, ma è sicuramente il primo progetto di criptovaluta riuscita della storia.
Secondo il white paper di presentazione, ad influenzare Satoshi Nakamoto sarebbero stati i progetti di Wei Dai e in particolare di Adam Back, tuttavia bitcoin deve molto anche agli studi di Nick Szabo e al suo bit gold anche se, curiosamente, quest’ultimo non viene citato dal misterioso Nakamoto.
Bit gold e bitcoin, infatti, si somigliano molto nell’architettura, in particolare nel meccanismo di validazione delle transazioni. I due sistemi condividono la struttura peer-to-peer, la decentralizzazione e il modello proof-of-work che usa il potere di calcolo dei computer per risolvere dei rompicapi crittografici.
Nel progetto sperimentale dell’informatico Nick Szabo, però, mancava la soluzione al problema della doppia spesa, e cioè la capacità di un sistema informatico di difendersi da chi vuol spendere due volte la stessa quantità di denaro.
Quando è stato creato Bitcoin?
Nell’agosto del 2008 l’anonimo Satoshi Nakamoto presentava a una comunità di accademici la soluzione che risolveva il problema della doppia spesa in un sistema di pagamento decentralizzato, non risolto da bit gold.
Accolto inizialmente come uno dei tanti altri progetti in corso di sperimentazione, con la pubblicazione della versione definitiva del documento (ottobre 2008) l’interesse crebbe e catturò l’attenzione dei primi addetti ai lavori, tra cui Hal Finney.
Così il 3 gennaio del 2009, Satoshi Nakamoto, l’anonimo inventore del sistema di pagamento elettronico peer-to-peer, avviava ufficialmente bitcoin utilizzando il suo computer personale.
Nakamoto rese pubblico il codice sorgente del software consentendo ad altri programmatori di dare alla luce criptovalute emergenti che oggi si contano a migliaia.
Globalizzazione delle criptovalute
A determinare la globalizzazione delle criptovalute come il bitcoin vi è la loro natura non governativa, esse sono indipendenti dagli Stati e per questo possono viaggiare da un punto all’altro del pianeta senza la necessità di transitare attraverso un intermediario.
Tale caratteristica pone le criptomonete fuori dalla politica monetaria delle banche centrali, ecco quindi che qui non si applica il tasso di interesse funzionale alle valute straniere, e neppure ha molto senso parlare di stabilità politica o di debito pubblico, perché non sono monete nazionali legate a una specifica economia.
Le criptovalute come ethereum (CRYPTO:ETH) sono al riparo da tutto ciò, così come sono al riparo da eventuali problemi di natura economica dei singoli Stati poiché non rappresentano una giurisdizione e la relativa economia.
Cos’è la criptovaluta
La criptovaluta può essere definita una rappresentazione digitale di valore decentralizzata, basata su un sistema peer-to-peer, che fa uso di un registro nella forma di una catena a blocchi (blockchain) per conservare le transazioni economiche. Il trasferimento del valore è garantito e reso sicuro dalla crittografia e dalle sue regole.
L’uso della crittografia, da cui appunto deriva il nome generico delle monete digitali simil bitcoin, è garanzia di sicurezza per l’utente. Questi può confidare nel fatto che le regole della crittografia garantiscono che nessuno possa rubare i loro fondi e che la loro privacy venga rispettata.
Come funziona la criptovaluta
Per comprendere il meccanismo di funzionamento dobbiamo chiederci come si creano le criptovalute e rispondere prendendo come modello il bitcoin.
Ciascun utente del sistema possiede uno indirizzo bitcoin e una chiave privata corrispondente all’indirizzo, che consente l’uso della somma collegata all’indirizzo stesso. Chi possiede la chiave privata è infatti colui che può spendere le monete collegate all’indirizzo, e solo lui può farlo.
Eseguita una transazione di invio, essa viene segnalata a tutti i computer della rete bitcoin (Bitcoin network) i quali hanno il compito di verificare che l’utente realmente possiede la somma che intende spendere. I computer consultano quindi il registro pubblico delle transazioni bitcoin e confermano la transazione, la quale viene registrata in una lista di transazioni recenti nota come blocco.
Ciascun blocco viene aggiunto alla catena delle rete bitcoin attraverso un legame crittografico, che dà vita alla blockchain, la catena di blocchi in cui è registrato tutto lo storico delle transazioni validate.
Non è tutto, perché per poter inviare una certa quantità di bitcoin da Alice a Bob, è necessario utilizzare un software che chiamiamo crypto wallet o portafoglio digitale. Grazie al portafoglio di criptovalute l’utente invia o riceve una certa somma.
A cosa serve la criptovaluta?
L’uso delle criptomonete si è ampliato notevolmente nel corso degli anni grazie al lavoro di molte aziende che hanno aiutato semplici utilizzatori e commercianti a comprenderne i meccanismi di funzionamento.
Attualmente bitcoin e le altre criptovalute possono essere usate anche per acquistare un biglietto aereo, una vacanza e una colazione al bar. Crescono a livello globale, infatti, le attività commerciali che accettano le criptomonete come metodo di pagamento.
Tra le più utilizzate per fare acquisti troviamo le seguenti altcoin:
- Bitcoin (BTC);
- Bitcoin Cash (BCH);
- Litecoin (LTC);
- Dash;
- Zcash (ZEC).
Il trasferimento di valore è un altro uso apprezzato dagli utilizzatori delle criptovalute. A differenza di un bonifico internazionale o di un trasferimento di denaro, infatti, inviare risorse finanziarie all’altro capo del mondo richiede costi e tempi nettamente inferiori e non esige l’intervento di terzi.
Le criptovalute, ancora, fanno gola agli investitori e in particolare ai trader di criptovalute. Questi ultimi in particolare utilizzano vari strumenti finanziari per accedere al mercato delle criptovalute e trarre vantaggio dalla volatilità giornaliera dei prezzi. In altri casi gli investitori preferiscono acquistare più criptovalute e gestirle a lungo termine, per venderle solo quando il loro prezzo raggiunge un prezzo target.
Cryptocurrency mining cos’è?
Il crypto mining è una funzione essenziale delle criptovalute come bitcoin e litecoin (LTC) perché garantisce la stabilità e sicurezza della rete e, come già descritto in precedenza, garantisce la validazione delle transazioni economiche che avvengono all’interno del sistema di pagamento elettronico decentralizzato.
L’attività di mining richiede il più delle volte l’uso di potenti calcolatori dedicati, ad esempio, per il mining di bitcoin si utilizzano gli ASIC miner, i quali lavorano incessantemente per risolvere problemi matematici molto complessi e assicurare la costituzione di nuovi blocchi e la registrazione delle nuove transazioni in essi.
Il mining non è una attività gratuita, coloro i quali hanno investito risorse economiche per acquistare i calcolatori dedicati ricevono dalla rete la ricompensa prevista. Nel caso della rete bitcoin tale ricompensa inizialmente era di 50 BTC, mentre ad oggi è di 6,25 BTC. La ricompensa, tuttavia, dipende dalle regole di ciascuna altcoin.
Va tenuto conto anche che non tutte le criptomonete prevedono il mining, ma solo quelle la cui blockchain usa come metodo del consenso il proof-of-work (PoW) descritto in precedenza. A titolo di esempio, è necessario il mining per le seguenti criptovalute:
- bitcoin;
- litecoin;
- ethereum classic;
- dogecoin;
- zcash.
Molte altre criptovalute si basano sul mining delle rispettive coin, tuttavia data la complessità di questa attività e le ingenti risorse economiche che oggi richiede il mining di bitcoin, potrebbe risultare più utile sperimentare il trading con le criptovalute.
Perché la criptovaluta è popolare?
Il crescente consenso ottenuto dalle criptovalute lo si deve ad alcune caratteristiche intrinseche che rendono questa classe di attività per certi versi più libera ed indipendente rispetto, ad esempio, alle valute fiat come l’euro e il dollaro.
Possiamo individuare sei caratteristiche che distinguono le valute a corso legale dalle criptomonete: le riportiamo di seguito.
- Portabilità: gestire grandi quantità di denaro contante può risultare un problema ed è per questo che esistono servizi di custodia su conto corrente per gestire le liquidità personali nella forma della moneta elettronica, con tutti i costi di gestione che ne conseguono. Per la gestione delle criptovalute, che nascono digitali, basta invece un wallet scaricato sullo smartphone per gestirle senza alcun costo di gestione.
- Divisibilità: buona parte delle valute governative permettono una buona divisibilità in importi inferiori, ma solo criptovalute come bitcoin rendono possibile una divisibilità pressoché infinita per adattarsi a qualsiasi importo desiderato.
- Resistenza alla censura: per legge, uno Stato può imporre il divieto di prelievo del contante agli sportelli. Con le criptovalute questa censura non è così automatica, anzi, lì dove approvvigionarsi di denaro contante è difficoltoso le criptovalute trovano ampio spazio.
- Scarsità: le valute degli Stati non sono scarse, le banche centrali possono coniare tutta la moneta che ritengono opportuna per raggiungere gli obiettivi di politica monetaria. Al contrario, gran parte delle criptomonete nasce in scarsa quantità, significa che il tetto massimo di monete è stabilito a priori; questa caratteristica a determinate condizioni aumenta il valore della moneta digitale.
- Sicurezza: il denaro contante è sicuro fin tanto che non ci imbattiamo in cartamoneta falsificata. Il meccanismo di funzionamento delle criptovalute, invece, garantisce una sicurezza superiore da questo punto di vista. Grazie al meccanismo che impedisce la doppia spesa, risulta estremamente complesso spendere due volte la medesima somma.
- Sostegno: le banconote a corso legale sono sostenute dai governi che con legge ne autorizzano l’uso, infatti le valute fiat rappresentano le economie a cui sono legate. Le criptovalute invece no, non rappresentano una giurisdizione e non si legano a una economia locale specifica, tuttavia tutti possono trarne vantaggio perché sono la matematica e la crittografia a “gestirle”.
Altro paragone noto nell’ambiente riguarda bitcoin e l’oro: BTC è considerato da molti “l’oro digitale”. Il paragone tra l’investimento in bitcoin e in oro avviene perché la caratteristica della scarsità è tipica nei due asset. Come mostra la tabella qui sotto, tuttavia, molte altre caratteristiche non sono in comune.
In definitiva, quando si pensa di investire nelle criptovalute, non è necessario escludere le valute straniere e l’oro, anzi, è buona regola avere un ampio portafoglio di attività ben diversificato. Si potrà investire in oro e allo stesso tempo fare trading sulle valute governative e le criptovalute.
Criptovaluta | Valuta fiat | Oro | |
Portabilità | Alto | Medio | Basso |
Divisibilità | Alto | Medio | Basso |
Resistenza alla censura | Basso | Alto | Basso |
Scarsità | Alto | Basso | Alto |
Sicurezza | Alto | Medio | Medio |
Sostegno | Crittografia e matematica | Governi | Economia globale |
Perché le criptovalute hanno valore?
Cosa ha spinto il valore delle criptovalute verso l’alto, fino a raggiungere i livelli attuali? La risposta è semplice: la legge della domanda e dell’offerta.
La loro adozione come mezzo di pagamento ha fatto sì che nascessero dei mercati di trading dove le criptomonete sono scambiate contro altre criptovalute, oppure contro valute fiat come l’euro.
A proposito del cross di valute cripto-fiat, il broker eToro presenta un’ampia gamma di coppie con le quali effettuare scambi in sedute di trading giornaliero.
La criptovaluta è sicura?
Le caratteristiche intrinseche delle criptovalute fanno di loro uno strumento di pagamento sicuro.
Quando parliamo di investimento in criptovalute e della loro conservazione, invece, è necessario rivolgersi ai giusti servizi per evitare di incappare in frodi o furti e per selezionare il migliore portafoglio di criptovalute.
Per quanto riguarda l’importante aspetto dell’investimento in criptovalute, si consiglia di affidarsi a piattaforme di trading che siano accreditate e riconosciute dalle autorità di regolamentazione finanziaria. La piattaforma di trading eToro è una di queste: il broker fornisce ai suoi clienti numerosi strumenti finanziari attraverso cui approfittare dell’ampia volatilità dei crypto asset per tramutarla in rendimenti.
Quali sono i diversi tipi di criptovaluta
L’invetore di bitcoin, Satoshi Nakamoto, decise inizialmente di divulgare il codice sorgente del software con cui aveva creato la sua criptovaluta. Oggi, la sua generosità ha permesso a migliaia di sviluppatori di ideare nuovi progetti anche molto diversi dal primo esperimento, tanto che essi formano categorie separate di crypto asset i queli abbiamo riassunto in tre brevi paragrafi.
Criptovalute tradizionali
Si considerano criptovalute “tradizionali” tutte quelle che presentano le stesse caratteristiche di usabilità del bitcoin. Ne sono un esempio dash, litecoin, bitcoin cash, monero, nem.
Stablecoin
Lo stablecoin, come dice la parola stessa, è una moneta dal valore stabile perché legato al valore di una classe di attività a bassa volatilità del prezzo come le valute fiat.
Lo stablecoin di maggiore successo è tether (USDT), legato al valore del dollaro USA. Successivamente, gli stablecoin si sono moltiplicati e oggi ne esiste un’ampia varietà, tra cui i più noti sono:
- USD coin (USDC);
- Dai;
- Binance USD (BUSD);
- Gemini dollar (GUSD).
Utility token
I token di utilità (utility token) sono una forma di moneta interna ad una infrastruttura basata su una blockchain, il cui scopo è favorire l’accesso a beni o servizi erogati dalla società emittente.
Un esempio pratico ci viene offerto dagli utility token emessi dalle squadre di calcio, il cui obiettivo è fidelizzare i rispettivi sostenitori offrendo loro l’accesso a servizi esclusivi e riservati.
Qual è il futuro della criptovaluta
Quando si parla del futuro delle criptovalute bisognerebbe distinguere tra previsioni del prezzo di ciascuna altcoin e l’analisi fondamentale sul progetto.
Mentre l’esercizio di previsione del futuro prezzo di una criptovaluta va radicato all’apprendimento dell’analisi tecnica, l’analisi dei progetti richiede uno studio della documentazione prodotta dall’azienda o dal gruppo di sviluppatori che seguono una determinata criptovaluta.
Se, ad esempio, vogliamo valutare il futuro di bitcoin come criptomoneta, sarà utile seguire il dibattito della comunità di esperti che si occupa del suo sviluppo futuro.
Da un punto di vista più generale sul futuro delle criptovalute tiene banco a livello internazionale il problema della classificazione giuridica. Infatti, mentre alcune nazioni, in modo pionieristico, hanno unilateralmente approvato una qualche forma di utilizzo, a livello internazionale non ne esiste una piena legittimazione.
Come spendere criptovaluta
Oltre ad essere una classe di attività su cui investire, le criptovalute possono essere usate come mezzo di pagamento. Sotto questo punto di vista, il loro impiego è del tutto equiparabile all’uso che facciamo dell’euro.
Alcune città o quartieri si sono organizzati per accogliere una o più criptovalute come mezzo di pagamento. Ecco quindi che non è più così raro trovare una pizzeria che accetta pagamenti in bitcoin, un pub che accetta dash oppure commercianti di beni al dettaglio pronti a farsi pagare in criptomonete.
Non solo nel web, quindi, troviamo imprese che accettano la nuova forma di pagamento, ma anche negozi e servizi.
Come acquistare e vendere criptovaluta
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Conclusione
Le criptovalute sono un affascinante strumento finanziario per gli investitori interessati ad ampliare il personale portafoglio economico.
La loro alta volatilità richiede una conoscenza del mercato specifica, ma è possibile imparare a “conviverci” approfondendo i meccanismi di funzionamento del comparto, apprendendo le specificità di ogni singolo progetto e scoprendo quanto il mondo delle criptomonete sia avvincente.
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