Il team Global fixed income, currency and commodities group esprime una valutazione molto positiva su questo comparto obbligazionario, destinato a performance vigorose in termini assoluti e relativi rispetto ad altri settori del reddito fisso
Le prospettive di una progressiva diminuzione dell’inflazione riaccendono il faro sul debito dei mercati emergenti in valuta locale. Il team Global fixed income, currency and commodities group di J.P. Morgan Asset Management, nel consueto Bond Bulletin settimanale, esprime una valutazione positiva su questa classe di attivo che potrà continuare a offrire rendimenti interessanti per tutto il 2023.
PROSPETTIVE DI DISINFLAZIONE
“Con l’emergere di tendenze deflazionistiche sia nei mercati sviluppati sia in quelli emergenti – si legge nel Bond Bulletin l’attenzione degli operatori per il perdurare del carovita ha iniziato a scemare. Questo nuovo orientamento dovrebbe proseguire con la progressiva accelerazione della disinflazione nei mercati emergenti, favorita dalla forte stretta monetaria attuata dalle banche centrali della regione nelle prime fasi del ciclo”. L’approccio aggressivo dei governatori ha fatto aumentare il costo del denaro, creando un freno alla crescita e un raffreddamento dell’attività economica. “A far scendere l’inflazione ha contribuito anche la riduzione dei prezzi globali delle materie prime – continua il team di J.P. Morgan Asset Management – che, all’inizio del conflitto russo-ucraino, avevano subito forti contraccolpi. Nei prossimi mesi gli effetti base dovrebbero concorrere a ridurre sensibilmente i tassi dell’inflazione complessiva, dato il livello particolarmente alto dell’indice dei prezzi al consumo nel periodo aprile-giugno 2022”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.