Avvio pesantissimo per i listini europei, che seguono i crolli di Tokyo e l’andamento dei futures di Wall Street. La Casa Bianca non fa passi indietro sulle tariffe, oggi in Lussemburgo i ministri Ue si riuniscono per discutere delle contromisure
I dazi americani mettono al tappeto ancora una volta le Borse europee. Il Ftse Mib di Milano (dove molti titoli hanno avuto difficoltà a fare prezzo) cede in avvio oltre l’8% insieme al Dax di Francoforte. Parigi e Londra aprono in rosso del 6%. A Piazza Affari occhi su Banco Bpm, che ha superato la soglia di adesione per l’opa su Anima, e su Unicredit, salita al 5,2% di Generali.
TRUMP NON FA PASSI INDIETRO SUI DAZI
La settimana dei mercati riparte da dove aveva lasciato. L’amministrazione Trump non fa passi indietro sui dazi e le Borse finiscono nuovamente al tappeto. L’indice Nikkei di Tokyo ha chiuso in calo del 7,82%, Shanghai cede poco meno del 10% mentre Hong Kong accumula perdite superiori al 12%. Venerdì la Cina ha annunciato controdazi del 34% sulle merci importate dagli Usa e, soprattutto, dalla Casa Bianca non sono arrivati segnali di distensione. Trump ha definito i dazi “una medicina da prendere”, dimostrandosi poco interessato ai crolli in Borsa. Il segretario al Tesoro Bessent, che i rumors definivano nervoso per i dazi, si è allineato nel fine settimana dicendo che oltre 50 Paesi hanno chiamato per trattare. I futures di Wall Street annunciano un altro lunedì nero sulla Borsa Usa…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.