Dopo la lettera Z dipinta sui carri armati, una benda bianca legata al braccio è diventato ormai il nuovo simbolo del sostegno alla Russia. La fascia compare nelle pose didascaliche postate su VKtonkte, l’equivalente russo di facebook, con l’hashtag #BelajaPoVjaZka, letteralmente traducibile come ‘benda bianca’.
Siamo di fronte a una grande operazione di marketing da parte del Cremlino, che ha coinvolto la popolazione in un flash mob aspramente criticato dall’oppositrice politica Marina Litvinovich, che commenta così la vicenda: “Un fazzoletto bianco generalmente significa: ‘Mi arrendo’. E adesso, quasi a comando, i dipendenti statali, insegnanti, bibliotecari, funzionari, indossano una benda bianca e scattano foto. Sembrano tutti feriti e, appunto, arresi”.
Tra i soggetti fotografati non ci sono soltanto i funzionari di stato, ma anche molti civili e soprattutto bambini. Prosegue a al proposito il commento di Marina Litvinovich: “Ancora una volta, i bambini vengono coinvolti in questo velato confronto civile. Si insegna loro che nella nostra società ci sono ‘i nostri’ e ci sono ‘i nemici’. È un percorso verso la guerra civile e coinvolgere i bambini è un crimine”.
Il significato della benda bianca
La benda bianca legata al braccio sarebbe, secondo fonti russe, un segno di «solidarietà a quei pacifici ucraini che hanno sofferto o sono morti a causa del fuoco indiscriminato delle forze armate ucraine e dei battaglioni nazionalisti», dove il riferimento è alle vittime di Bucha. In queste settimane è divenuta così il simbolo del sostegno al Cremlino da parte dei russi favorevoli all’«operazione speciale».
Perché Bucha è importante?
Bucha è la cittadina a est di Kiev dove diversi video ritraevano nei primi giorni di aprile i corpi senza vita di civili all’indomani della ritirata russa. Molte delle vittime sono state rinvenute con le mani legate dietro la schiena o con bende bianche al braccio. Tuttavia, secondo la propaganda russa, il video altro non sarebbe che una messinscena orchestrata dall’Ucraina.
Secondo il giornale russo Komsomolskaya Pravda infatti, «i nastri bianchi sono segni di riconoscimento russi», ma «li portavano anche i civili nei centri controllati dall’esercito russo» che per questo motivo sarebbero stati «fucilati dai battaglioni di difesa territoriale ucraini».
Questa versione dei fatti è stata tuttavia contestata da Kiev e smentita da decine di testimoni.
In breve
La benda bianca avvolta attorno al braccio rappresentava già prima di Bucha il proprio supporto al Cremlino. La indossano in primis i militari russi, così come quelli ucraini indossano una fascia blu. La fascia bianca è stata tuttavia successivamente strumentalizzata per ribaltare la narrazione attorno alla strage di Bucha, divenendo infine un simbolo diffuso anche tra la popolazione civile, così come già accadeva per la lettera Z.
Segnaliamo inoltre che un’accurata ricostruzione dei fatti di Bucha è infine riportata da Start Magazine, che analizza punto per punto le varie versioni dei fatti offerte dalle fonti di informazione russe.
Immagine: Virgilio Notizie
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