Microsoft Inc (NASDAQ:MSFT) combatte senza esclusione di colpi in merito a un processo che coinvolge Apple Inc (NASDAQ:AAPL) e la società produttrice di ‘Fortnite’ Epic Games, nel quale il produttore di iPhone ha suggerito che quest’ultima funga da “stalking horse” (ovvero un pretesto) per Microsoft, ha riferito Bloomberg giovedì.
Cosa è successo: i commenti di Microsoft contro la società guidata da Tim Cook sono giunti dopo che Apple ha presentato le accuse davanti a un giudice; secondo Bloomberg, lo scopo del deposito era quello di dichiarare inattendibili le affermazioni di Lori Wright, un dirigente di Xbox.
Wright ha testimoniato a nome di Epic; la sua testimonianza potrebbe essere ignorata se il giudice dovesse emettere un verdetto nei suoi confronti.
In precedenza Apple aveva presentato una richiesta simile, ma nel suo ultimo deposito ha dichiarato: “un osservatore ragionevole potrebbe chiedersi se Epic stia fungendo da stalking horse per Microsoft”.
“Microsoft si è protetta da alcune scoperte significative in questo contenzioso non presentandosi come parte in causa oppure inviando un rappresentante aziendale a testimoniare”.
Microsoft ha dichiarato a Bloomberg che Apple sta tentando di “distrarre dalle legittime preoccupazioni di molte aziende del settore sulle politiche e le pratiche dell’App Store, compreso il suo rifiuto di consentire lo streaming di videogiochi nell’App Store di Apple”.
Perché è importante: la causa è legata alla rimozione di Fortnite dall’App Store risalente all’anno scorso, dopo che Epic avrebbe aggirato le politiche relative agli acquisti in-game.
Il colosso tech con sede a Redmond (Washington) ha affermato che la testimonianza della Wright è stata involontaria ma schietta e meditata, ha riferito Bloomberg.
“Che ad Apple non piaccia la testimonianza della S.ra Wright è chiaro”, ha detto Microsoft, aggiungendo: “Che Apple non abbia basi per contestare la sostanza della sua testimonianza è altrettanto chiaro”.
Secondo quanto riferito, Epic avrebbe affermato che Apple “non è rimasta sorpresa” dalla testimonianza della Wright, definendola “prevedibile”.
L’anno scorso Microsoft aveva presentato una mozione a sostegno di Epic, nella sua battaglia legale con Apple, in merito all’accesso agli strumenti per gli sviluppatori.
Ad agosto Microsoft aveva criticato Apple per le politiche dell’App Store, dopo che alla sua app di gaming era stato negato l’accesso al marketplace.
Movimento dei prezzi: nella sessione regolare di giovedì le azioni di Apple hanno chiuso in rialzo del 2,1% a 127,31 dollari e nella sessione after-hours hanno guadagnato quasi lo 0,2%; lo stesso giorno, le azioni Microsoft hanno chiuso la sessione regolare in aumento di quasi l’1,4% a 246,48 dollari e in after-market sono salite di quasi lo 0,2%.
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