Secondo un rapporto di IDC, la spesa globale per i software di collaborazione ha raggiunto i 22,6 miliardi di dollari nel 2020, con un aumento del 32,9% dal 2019. Con la variante Delta che continua a diffondersi, le aziende ritardano i piani di ritorno in ufficio, sostenendo la crescita del mercato del lavoro di gruppo online.
Settembre avrebbe dovuto sancire il mese di ritorno all’”old normal” per i lavoratori a distanza, ma molte compagnie hanno cambiato programma alla luce della recente ondata di Covid. I giganti della tecnologia come Facebook (NASDAQ:FB), Google (NASDAQ:GOOG) e Amazon (NASDAQ:AMZN) hanno dichiarato che i loro dipendenti saranno autorizzati a lavorare da casa fino al 2022. Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha annunciato che rinvierà a tempo indeterminato il ritorno nei suoi uffici statunitensi.
Una crescita del fatturato annuo del 40%
Non sorprende che il mercato dei software di produttività online abbiano registrato un boom nel 2021. La necessità del lavoro a distanza durante la pandemia ha portato a una rapida accelerazione dei tassi di adozione. Secondo il recente rapporto di Gartner, quasi l’80% dei lavoratori ora utilizza strumenti di collaborazione, rispetto a poco più della metà nel 2019, con un incremento del 44%.
Gli ultimi dati di IDC mostrano che i primi 20 fornitori di software di collaborazione hanno registrato in media una crescita del fatturato annuo del 40%, sebbene Zoom abbia superato il mercato con un aumento del 227,1%. Diversi fattori suggeriscono che i profitti continueranno sulla loro attuale traiettoria al rialzo.
Ad esempio, le aziende ora sono consapevoli del fatto che la tecnologia di collaborazione offre preziose informazioni sulle operazioni aziendali. Inoltre, afferma il direttore della ricerca di IDC Wayne Kurtzman, se questi strumenti sono integrati con app, come le piattaforme CRM, potrebbero migliorare sostanzialmente l’esperienza del cliente.
Quali sono le opportunità per gli investitori?
I maggiori provider di strumenti di produttività online hanno già beneficiato del mercato in crescita. All’inizio di settembre, la piattaforma di collaborazione in team ASANA (NYSE:ASAN) (LTSE:ASAN) ha riportato i risultati finanziari per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2022. Dustin Moskovitz, co-fondatore e CEO, ha affermato che l’azienda ha riscontrato un particolare successo nel suo segmento enterprise, dove il numero di clienti che spendono è aumentato del 111% sopra i 50.000 dollari.
Ma non saranno solo i grandi nomi, come ad esempio ASANA, Google, Zoom (NASDAQ:ZM), Slack o Microsoft, a trarre vantaggio dal mercato in forte espansione della produttività online. IDC prevede che le tecnologie di collaborazione aumenteranno i ricavi per una serie di attori del mercato. La scorsa settimana, Adobe ha annunciato l’intenzione di acquisire Frame.io, una società di software che consente ai creatori di contenuti di collaborare e di editare file multimediali, per una cifra superiore a 1,2 miliardi di dollari. Pochi giorni dopo, Microsoft ha acquisito la piattaforma TakeLessons di San Diego che collega gli studenti con tutor individuali e aiuta i tutor a creare piani di lezione.
I piccoli player di nicchia mirano all’espansione?
Anche le lavagne online Kanban e le lavagne collaborative, come Miro e Mural, offrono interessanti opportunità di investimento. Alcuni di questi attori emergenti infatti cercano di trovare la loro nicchia piuttosto che una concorrenza con i più grandi fornitori.
Ad esempio, il fondo di venture capital con sede a New York Starta Ventures e diversi business angel hanno recentemente investito 300.000 dollari in Weje, un nuovo strumento di produttività utilizzato dalla UC Berkley e da altre università. La piattaforma offre uno spazio di lavoro collaborativo “tutto in uno”, post-it online e altro ancora. Evgeny Medvednikov, CEO di Weje, ritiene che il vantaggio competitivo della piattaforma risieda nel suo approccio comprensivo alla produttività e all’amplificazione dei contenuti per le PMI. L’intenzione della startup non è quella di competere con altri attori nel mercato dei software di produttività quanto piuttosto quella di andare a integrare i propri servizi.
Secondo la società di consulenza Grand View Research, il mercato globale dei software per la gestione della produttività dovrebbe raggiungere i 102,8 miliardi di dollari entro il 2027. Le piccole e medie imprese saranno i principali volani di questa crescita, secondo le previsioni degli analisti. Pertanto, le piattaforme di produttività online che continuano a convertire le PMI in clienti che pagano potrebbero essere un grande investimento a lungo termine.
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