Le agenzie governative statunitensi stanno esaminando la partecipazione di Goldman Sachs Group Inc. (NYSE:GS) agli sforzi della Silicon Valley Bank per raccogliere fondi a marzo.
Cosa è successo
All’inizio di marzo, l’istituto finanziario con sede a New York aveva acquistato un portafoglio di 24 miliardi di dollari di debito in sofferenza dalla Silicon Valley Bank, che aveva subito una perdita di 1,8 miliardi.
Goldman prevedeva di trarne profitto rivendendo il portafoglio a un prezzo più alto in seguito.
Il gigante di Wall Street sta collaborando e fornendo informazioni al governo in relazione alle indagini e alle inchieste sulla banca della Silicon Valley, compreso il ruolo che l’azienda ha svolto con la banca ora fallita a marzo, secondo un deposito normativo, ha riferito Bloomberg giovedì.
Goldman ha affermato che sta collaborando e fornendo informazioni a “vari organi governativi” in relazione a esami e indagini riguardanti SVB.
Il contesto
Drew Pascarella, un docente senior di finanza presso la Cornell University, ha indicato in un articolo del New York Times di marzo che Goldman potrebbe aver ottenuto uno sconto sostanziale su quell’acquisto.
SVB ha richiesto l’assistenza di Goldman Sachs per finanziare oltre 2,2 miliardi di dollari per compensare il suo deficit; Goldman non è riuscita a chiudere la vendita e una corsa agli sportelli arrivata poco dopo ha effettivamente rovinato SVB.
Dopo il crollo della SVB, un gruppo di legislatori democratici statunitensi ha scritto ai regolatori della Security Exchange Commission e al Dipartimento di Giustizia, chiedendo un’indagine sulla partecipazione di Goldman Sachs al secondo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti.
La reazione del mercato
Il prezzo delle azioni di Goldman Sachs è sceso dell’1,7% a 323 dollari per azione giovedì, mettendolo sulla buona strada per la sua quarta sessione consecutiva di perdite.
Il settore bancario nel suo complesso ha registrato perdite significative durante la sessione. Il Financial Select Sector SPDR Fund (NYSE:XLF) è infatti sceso del 2%, spingendo la performance da inizio mese a -6%.
Le rivali di Goldman JP Morgan Chase & Co. (NYSE:JPM) e Bank of America (NYSE:BAC) hanno perso rispettivamente il 2,9% e il 3,4%. Wells Fargo & Co. (NYSE:WFC) e Citigroup(NYSE:C) sono scese ancora più in basso, rispettivamente a -5% e -3,7%.
Foto tramite Shutterstock