Nell’ultimo anno le azioni di molte aziende cinesi che scambiano sui mercati statunitensi hanno subito dei cali a causa del timore di irregolarità contabili, di maggiori controlli e della possibilità di subire il delisting dalle piazze di scambio USA. Questo non ha impedito al vicepresidente di Berkshire Hathaway Inc (NYSE:BRK-A) (NYSE:BRK-B) Charlie Munger di essere un fan degli investimenti in società cinesi.
Cosa è successo
Munger ha affermato che gli investimenti in società cinesi sono accompagnati da tensioni e rischi.
“Il governo cinese ha fatto preoccupare gli investitori degli Stati Uniti che investono in Cina, maggiormente negli ultimi mesi e anni”, ha detto Munger.
Il commento è giunto in risposta a una domanda rivolta durante l’assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway in cui si chiedeva degli investimenti in Paesi con regimi autoritari, citando la Russia e la guerra in Ucraina.
Munger ha affermato che ad essere colpite sono state le azioni dei titoli cinesi, in particolare quelli del settore Internet; comunque, ha osservato che le recenti analisi fatte sulla Cina suggeriscono alcuni segnali di miglioramento.
“Vediamo dei segnali di speranza”.
Nonostante i rischi, Munger ritiene che ci siano buone opportunità per investire in società cinesi.
“Il motivo per cui ho investito in Cina è che compro società molto migliori a prezzi molto più bassi. E sono disposto a correre un po’ più di rischio per entrare nelle società migliori a prezzi più bassi”.
Munger ha affermato che altri investitori potrebbero aver raggiunto la conclusione opposta, e che le preoccupazioni per la Cina sono più elevate rispetto a 50 anni fa.
Il presidente di Berkshire Hathaway Warren Buffett ha scelto di tacere sulla questione degli investimenti in titoli cinesi e in regimi autoritari.
“Non ho nulla da aggiungere”, ha detto Buffett.
Perché è importante
Nel 1° trimestre del 2021 l’hedge fund del Daily Journal di Munger ha assunto una posizione nel leader tecnologico cinese Alibaba Group Holdings Inc (NYSE:BABA); l’investitore ha incrementato la sua posizione in BABA nel corso di diversi trimestri.
All’inizio di quest’anno è emerso che l’hedge fund di Munger ha più che dimezzato la sua posizione in Alibaba, passando da 602.060 azioni alla fine del 2021 a 300.000 azioni alla fine del 1° trimestre 2022.
I commenti di Munger suggeriscono una prospettiva rialzista sul colosso cinese dell’e-commerce, con alcuni rischi attribuiti all’azienda stessa.
Movimento dei prezzi
Le azioni Alibaba hanno ceduto il 19% da inizio anno e nel corso degli ultimi 12 mesi hanno perso oltre il 58% del loro valore; venerdì le azioni Alibaba hanno chiuso a 97,09 dollari, rispetto a un intervallo a 52 settimane compreso tra 73,28 e 236,17 dollari.
Foto creata con un’immagine tratta dal su Flickr
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