Covid: FDA contro cambiamenti di dosi e tempi dei vaccini

L’autorità regolatoria statunitense raccomanda altresì di non modificare l'intervallo e di non mischiare vaccini anti-Covid

Covid: FDA contro cambiamenti di dosi e tempi dei vaccini
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La Food and Drug Administration (FDA), in una dichiarazione rilasciata lunedì, ha messo in guardia dall’idea di modificare il regime di dosaggio, l’intervallo o la miscelazione dei vaccini contro il COVID-19.

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Cosa è successo: secondo quanto riconosciuto dall’ente statunitense, i dati disponibili indicano l’uso di due dosi specifiche dei vaccini anti-Covid prodotti da Pfizer Inc (NYSE:PFE) e Moderna Inc (NASDAQ:MRNA), in due intervalli specifici.

Per il vaccino Pfizer l’intervallo fra le due dosi è di 21 giorni, mentre per il vaccino Moderna è di 28 giorni.

L’FDA ha affermato che l’utilizzo di un regime monodose o la somministrazione di una dose inferiore a quella precedentemente studiata nelle sperimentazioni cliniche senza “comprendere la natura della profondità e della durata della protezione che fornisce è preoccupante”.

L’autorità ha affermato che vi sono alcune indicazioni secondo le quali la profondità della risposta immunitaria è associata proprio alla durata della protezione fornita dai vaccini.

Perché è importante: l’FDA ha ammesso che attualmente si sta parlando della modifica del programma di dosaggio o delle stesse dosi in modo da poter distribuire rapidamente un maggior numero di vaccini alla popolazione.

“Effettuare tali cambiamenti, che non sono supportati da adeguate prove scientifiche, alla fine potrebbe rivelarsi controproducente per la salute pubblica”, ha dichiarato l’FDA.

Domenica scorsa, il capo consigliere dell’Operazione Warp Speed, Moncef Slaoui, aveva suggerito la possibilità di somministrare la metà del volume normale del vaccino di Moderna ad alcune persone al fine di aumentarne la disponibilità.

Il capo della task force sui vaccini aveva dichiarato che sono in corso discussioni con Moderna sull’utilizzo di un dosaggio ridotto, ma che sarà l’FDA ad avere l’ultima parola in merito.

Movimento dei prezzi: lunedì le azioni Pfizer hanno chiuso invariate a 36,81 dollari e nell’after-market hanno poi lasciato sul terreno lo 0,24%; lo stesso giorno, le azioni Moderna hanno chiuso in rialzo del 6,95% a 111,73 dollari e nella sessione after-hours hanno poi guadagnato un altro 0,31%.